Arteriopatia Obliterante periferica: Obiettivo Europeo zero amputazioni, con diagnosi precoce e corretta prevenzione

qui il link all’autotest
http://www.amavas.it/area-popolazione-e-pazienti/feetest-scopri-se-hai-un-arteriopatiaperiferica

Autotest per una diagnosi precoce e una corretta prevenzione per una patologia che coinvolge tra il 5% e 8 % della popolazione italiana ed è la prima causa di invalidità .
Le quattro Giornate Europee su Arteriopatia e malattie Vascolari (15 -19 marzo 2017) lanciate da VAS (Vascular Indipendent Research and Education – European Organization), sono state l’occasione per fare il punto sulla Arteriopatia obliterante periferica (AOP) e presentare un percorso, in quattro fasi, per la diagnosi e la cura dell’Arteriopatia Obliterante periferica, inoltre, per la riduzione del numero di amputazioni evitabili.
AOP, malattia spesso asintomatica e sotto diagnosticata: molti pazienti sono asintomatici e non vi è sempre la consapevolezza che il dolore alle gambe sotto sforzo possa essere patologico; ad aggravare la situazione molti pazienti con la Aop sono asintomatici a causa di altre patologie che possono costringerli all’immobilità a letto o alla riduzione dell’attività di deambulazione, indipendente dal sintomo di dolore, per la presenza di una neuropatia periferica dovuta al diabete. Primi sintomi sono i crampi, i piedi freddi, la difficoltà di deambulazione fino ad arrivare alla comparsa di lesioni ulcerative, necrosi, cancrene e nei casi più gravi l’amputazione.
“Quando un paziente arriva con un’ischemia critica – commenta il Prof. Andrea Stella, UUOO Chirurgia Vascolare e Chirurgia toracica AOU Sant’Orsola malpighi, Bologna – Presidente SICVE – il rischio di amputazione è del 50 % ( un paziente su 2 ) ; instaurando una corretta terapia, questa percentuale si potrebbe ridurre drasticamente fino ad arrivare al 15%.
Evitare l’amputazione è l’obiettivo cui dobbiamo tendere, anche perchè solo il 20-30 % dei pazienti con arto artificiale riesce a deambulare in maniera sufficiente.

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