SOI (Società Oftalmologica Italiana) al suo Primo CONGRESSO VIRTUALE

SOI AL SUO PRIMO CONGRESSO VIRTUALE DAL 29 AL 31 MAGGIO 2020

 

La Società Oftalmologica Italiana, la più antica società medico scientifica specialistica italiana, riferimento dei 7 mila medici oculisti, ha tenuto il suo primo Congresso virtuale dal 29 al 31 maggio 2020.

Nonostante la critica emergenza in atto – spiega Matteo Piovella, Presidente della SOI- abbiamo organizzato l’appuntamento congressuale della SOI di maggio migliorando la qualità scientifica e facilitando l’accesso all’aggiornamento scientifico-professionale da parte dei medici oculisti.

I principali argomenti in discussione: la necessaria riorganizzazione dell’attività assistenziale oculistica per la pandemia onde evitare di mischiare pazienti potenzialmente positivi con pazienti sani, come garantire l’accesso alle cure migliori per la chirurgia della cataratta e poter garantire la terapia salva vista per chi è affetto da maculopatia ,situazioni tutte legate anche  alla necessaria riformulazione di un sistema assicurativo all’altezza dei grandi cambiamenti che hanno caratterizzato l’Oculistica – spiega Matteo Piovella, Presidente della SOI.

 

Un Congresso Nazionale dove il programma scientifico si è svolto in più sale in contemporanea come da consolidata esperienza comprendendo i collegamenti esterni per la chirurgia in diretta l’evento normalmente maggiormente seguito, coordinato e diretto dal Presidente SOI, Matteo Piovella.  Il programma è stato costruito per innescare i necessari confronti atti a individuare gli obiettivi e le azioni necessarie per migliorare la qualità delle cure e degli interventi il più rapidamente possibile in una situazione che ha reso tutto più complicato.

Un simposio è stato dedicato alla riorganizzazione dell’attività assistenziale oculistica dopo lo tsunami pandemia con lo scopo di ottenere la divisione “sicura” tra pazienti potenzialmente contagiosi e pazienti sani – spiega Matteo Piovella, Presidente della SOI. Questa prima edizione virtuale, rimane l’ Appuntamento  dove si incontrano i protagonisti dell’Oftalmologia. La SOI risponde prontamente alle richieste  degli attori del Mondo della Visione interpretando con efficacia e competenza il ruolo assegnatole oltre 150 anni fa. Il congresso si è chiuso domenica con il  collegamento straordinario per la chirurgia in diretta.

Mi preme  sottolineare – precisa Piovella- la difficile situazione in cui versano i pazienti che hanno necessità per sottoposti alle cure per sconfiggere la maculopatia, la causa maggiore di cecità presente nel nostro Bel Paese. Oggi hanno a disposizione  solo il 30% delle terapie necessarie  a causa di una dannosa e irresponsabile burocrazia che limita a pochi medici oculisti   l’erogazione delle cure mentre 7000 esperti salva vista sono “obbligati” a stare fermi al box.   Per non parlare della inutile e dannosa farmacovigilanza intensiva che ha dato il colpo di grazia al diritto dei pazienti di potersi curare come si fa in tutto il resto del Mondo.

Un numero enorme di medici esperti ha presenziato all’evento  e partecipato agli eventi. Personalmente, ritengo importante e necessario che l’Oculistica Italiana dimostri di “essere sul pezzo” a disposizione delle necessità dei Pazienti.

 Silvia Pogliaghi

SOI SOTTOSCRIVE IL MANIFESTO DEL CAMBIAMENTO IN OFTALMOLOGIA

 

La perdita della vista sprofonda le Persone Normali nell’isolamento privandole del benessere economico e dell’autosufficienza : in Italia due milioni di persone combattono ogni giorno la riduzione invalidante della vista. E purtroppo tutto si moltiplica per tre entro il 2050. I costi della cecità ammontano a 28 miliardi ogni anno.

SOI è responsabile per il  “Manifesto del Cambiamento”, il documento contenete le indicazioni  per non trovarci presto nella confusione e nell’emergenza : abbiamo bisogno di risorse dedicate all’Oftalomologia , di “arruolare” mille Medici Oculisti in  centri oftalmologici d’eccellenza costruiti e organizzati  tra e per la Gente . Informatica e digitalizzazione saranno gli strumenti capaci di poter diffondere le nuove tecnologie al servizio di tutti e per tutti. Obiettivo prioritario portare il numero delle visite oculistiche e degli interventi chirurgici ai tempi pre Covid 19.

Roma, 27 maggio 2020- Aumentare le risorse a disposizione per sostenere l’Oculistica, investire in Centri Oftalmici Efficienti esterni ai grandi ospedali, arruolamento aggiuntivo di mille medici oculisti e un Database nazionale specifico per l’Oftalmologia. Sono le principali indicazioni inviate al governo che SOI, Società Oftalmologica Italiana, illustra nel  Manifesto per il CambiamentoAccesso alle Cure Oculistiche Sostenibili , diventato per il grande interesse il tema principale del Primo Congresso Virtuale SOI che si svolgerà dal 29 al 31 maggio tramite l’utilizzo della piattaforma Treccani.

«Oggi molti pazienti stanno subendo una perdita della vista che ci imbarazza tutti  – sottolinea il Presidente SOI Matteo Piovella -. Una realtà evitabile che soffre per la  mancanza di attenzione per gli investimenti a lungo termine in Oculistica, la carenza del sistema ospedaliero e la penalizzante disinformazione  che genera una  confusione di intenti capaci di abbattere il diritto costituzionale per l’accesso alla miglior cura per poter salvare la vista ».

Per SOI la richiesta di cure migliori e più efficaci è cresciuta esponenzialmente in 5 anni. «in un sistema  oggi  incapace di provvedere per il necessario».

Nel Manifesto si chiede al Governo di aumentare i fondi posti a sostegno dell’Oculistica per diffondere le 1000 innovazioni tecniche e tecnologiche responsabili del vero salto di qualità per impedire ai Pazienti di perdere la vista. «Con un investimento  di 100 milioni all’anno – spiega Matteo Piovella – sarà possibile superare la criticità che ha colpito centinaia di migliaia pazienti affetti da maculopatia legata all’età, oggi la principale causa di perdita della vista in Italia».

SOI indica gli interventi necessari:  tecnologia disponibile per tutti nei moderni centri per la cura delle malattie degli occhi colmati con nuove mille presenze di esperti Medici Oculisti al servizio di tutti.

Formare e contare su mille nuovi oculisti. La carenza di specialisti si ripercuote anche sul settore dell’Oculistica che in Italia gestisce il 7% di tutta la chirurgia elettiva ed eroga 15 milioni di visite e interventi Ambulatoriali ogni anno.

«Nel Sistema Sanitario Nazionale – evidenzia Piovella – lavorano  1500 dei 7mila Medici Oculisti italiani: una task force spesso con carichi di lavoro eccessivi e poco proporzionati incapace di  soddisfare le richieste per cure migliori e accessibili a tutti . Senza pensare alle limitazioni del numero delle prestazioni causate dalla pandemia da COVID-19 e dalle necessarie regole alla base del distanziamento che hanno decimato i numeri dell’assistenza normalmente attiva su tutto il territorio».

SOI  chiede al Governo di formare mille nuovi medici oculisti «per soddisfare la crescita della domanda» coinvolgendo le università italiane e non importando medici oculisti da Paesi con minor tradizione ed esperienza in campo oftalmologico».

 

Centri Oculistici Efficienti nei quartieri. L’assistenza oculistica è migliore in centri specificamente disegnati e organizzati che  non possono trovare spazio negli ospedali tradizionali. SOI invita a creare un numero adeguato di Centri Oftalmici facilmente accessibili , vicini a casa per sostenere i pazienti avanti negli anni privi sempre più di un adeguato sostegno famigliare.

«I Governi hanno promesso la rinascita degli ospedali oltre alla creazione di nuovi. Ma le promesse non sono state mantenute – sottolinea Piovella -. Il posizionamento fuori dagli ospedali può essere utilizzato come hub per la raccolta delle immagini e l’elaborazione dei dati per formulare le migliori diagnosi anche utilizzando il lavoro remoto professionalmente valido da parte dei medici oculisti».

 

Condivisione dei dati e informatizzazione. La rivoluzione digitale sta trasformando il mondo della medicina e può rappresentare la marcia in più per l’Oculistica. In Italia non esiste la raccolta e la condivisione dei dati. Per questo introdurre sistemi informatizzati su base generale migliora la comunicazione con i pazienti e l’aderenza alle terapie oggi rispettate da non più del 50% delle persone. Ma soprattutto migliora la sicurezza e riduce gli eventi avversi.

«Un Sistema Digitale dedicato è in grado di trasformare l’assistenza ai pazienti oftalmologici – conclude il Presidente SOI -. La raccolta e la condivisione di dati significa poter estendere l’assistenza di alta qualità a tutti i pazienti.

E’ possibile con questo ridurre del 38% la frequenza della rottura capsulare posteriore grazie alla possibile identificazione degli occhi che presentano malattie complesse capaci di generare un numero elevato di impegnative complicazioni. Basta inviare i pazienti difficili ai Chirurghi Oculisti più esperti.

Gli investimenti per adottare tecnologia digitale garantiscono  sostanziali risparmi per decine di milioni di euro ogni anno».

 

 

 

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