Magic :The Gathering strategia, cervello, divertimento e un pizzico di fortuna

Il gioco di carte collezionabili più giocato al mondo, allena a ragionare, creare strategie e a seguire regole

Periodo Natalizio, periodo in cui si ha più tempo e quindi tempo da dedicare anche al gioco, in casa con i bambini o con gli amici, oppure,presso negozi specializzati in giochi di società come ad esempio, i giochi di carte collezionabili: Pokemon o Magic: The Gathering…… Ma cos’è Magic?

Il gioco di carte di Pokemon lo conoscono anche i gatti, e Magic: The Gathering invece, in quanti lo conoscono? Quante persone conoscono la storia di queste carte collezionabili, come funzionano, ed ancora chi sono i giocatori tipici
Un po’ di storia non guasta
Magic: The Gathering, nasce circa 25 anni fa in U.S.A, dalla creatività di Richard Garfield: matematico di professione, con dottorato in calcolo combinatorio all’ Università di Washington. Ma, si dà il caso che Garfield, possedesse, nel contempo, anche una passione sfrenata nell’inventare giochi, appunto, sviluppata sin dall’età di 13 anni. Nella prima metà degli anni ’80, Richard Garfield, appena più che ventenne, propose progetti di nuovi giochi a diverse case editrici, ma con nulla di fatto! Nel 1991 poi, attraverso un amico approcciò la Wizard of the Coast, allora piccola Casa Editrice, [attuale casa Editrice di Magic: The Gathering] alla quale propose alcuni suoi progetti, anche qui, all’inizio, senza ottenerene  risultati. In seguito, su suggerimento dell’allora produttore esecutivo di Wizard of the Coast, propose un nuovo gioco di carte collezionabili, giusto il gioco che, come suggeritogli, sarebbe stato maneggevole e facile da portare con sé e giocato nei tempi morti, anche alle convention (siamo in America anni ’90): stava nascendo il gioco di carte collezionabili più giocato al mondo, Magic: the Gathering era il 5 agosto 1993.
Magic ora:
Sono attualmente 22 milioni nel mondo, i pro-player e i semplici appassionati del gioco fantasy. L’ Italia è il terzo paese al mondo per giocatori attivi e l’interesse sta crescendo, come crescono i negozi di giochi e fumetterie dove si realizzano tornei e sfide all’ultimo grimorio.
A Milano dove?
Le sfide tra maghi le si possono trovare anche a Milano, nei negozi di giochi e fumetterie. Come il Monkey, ad esempio, di Via Altaguardia,14 che, in questi giorni, compie 2 anni e ad Enrico Cozzaglio il titolare, abbiamo chiesto di raccontarci la sua storia.
“Sono 20 anni che gioco a Magic: The Gathering – attacca Enrico – ed altrettanti anni li ho passati a giocare in questo mondo, che da molti viene considerato da bambini, ma che da bambini proprio non è… poi spiegherò il perché.”
Il sogno di creare un luogo tutto mio, racconta Enrico, dove si potesse giocare, è nato circa 15 anni fa, quando un pò si giocava in casa, un pò si andava anche in provincia, dove c’erano i primi negozi; così, pian piano, giocando, accantona esperienza di qua, lavoricchia un pò con questo, aiuta un pò quello, continuando sempre a giocare a Magic ed entrando nella comunity, ho accumulato abbastanza bagaglio da poter definre una strategia, e, il 23 dicembre di tre anni fa, è nato Monkey.”
Attualmente, al Monkey, prosegue Enrico, in una settimana, si tengono 3 o 4 tornei di carte Magic: The Gathering e altrettanti dell’altro gioco di carte collezionabili, ovvero i Pokemon. I giocatori di Magic: The Gathering sono ragazzi di tutte le estrazioni, di tutte le età, nerd, fighetti, studenti universitari e si possono trovare anche insospettabili signori con un po più di anni. Ultimamente, anche le ragazze, che sono agguerrite tanto quanto i maschietti e tutti, proprio tutti, uniti da un’unica passione: il divertimento e la competizione per le carte della Wizard of The Coast”.
Ma sono giochi da maschi?
“Qui, continua Enrico, succede, che quando qualche ragazzo perde contro una ragazza, non la vive come – Ah, ho perso contro una ragazza! – come in altri ambiti può avvenire, ma sportivamente.
La componente femminile, in Magic, esiste anche tra le professional cioè le pro-player, il capo arbitro dei tornei di Magic è donna: Cristiana Dionisio di Roma. Il gioco dei Pokemon devo dire inoltre, è molto giocato anche dalle bambine, che sono molto disciplinate, poiché il gioco di carte sia Pokemon sia Magic ha delle regole da seguire e la figura dell’arbitro ha la funzione di controllare che le regole del gioco vengano rispettate. Posso dire che, contina Enrico, giocando, ci si diverte e si impara a stare insieme, rispettando le regole, gli avversari e gli arbitri. Oltre a questo, il gioco di Magic tiene la mente fresca ed è un gioco che ti mette di fronte a delle scelte ovvero: che strada si vuole intraprendere a seconda delle strategie personali che si volgono mettere in atto e insegna a tenere l’occhio attento agli eventuali ‘bari’ “.
Carte collezionabili sociali o antisociali?
Un aspetto positivo, spiega Enrico, è sicuramente il contatto sociale che il gioco di carte Magic o Pokemon permette. Anni fa, anche con i videogiochi, ci si trovava in casa degli amici, magari due amici giocavano e gli altri facevano il tifo, adesso, nell’era dei social ognuno sta a casa sua, si gioca on line, per cui è facile disconnettersi quando qualcosa non garba; qui in negozio, invece, si affrontano le situazioni in modo diretto, per cui se ci si arrabbia, si discute, a volte i toni si alzano ma poi si cerca di capire perché si è arrivati alle discussioni, insomma, si impara a rispettarsi l’uno con l’altro, E poi ancora, si parla, ci si confronta, si dibatte anche sui temi della vita di tutti i giorni; così tra persone legate dalla passione del gioco, si creano amicizie. Insomma funzioniamo un pò come un centro di aggregazione, dove non sono ammessi il fumo, l’alcol e non sono ammesse offese
Dall’amore ai tornei e viceversa, con un salto a piè pari: La storia di Cristiana Dionisio, Capo dei capi degli arbitri di Magic
Ho 44 anni, ci racconta al telefono Cristiana, ho iniziato a giocare a Magic a 21, grazie ad un ex fidanzato dell’epoca che mi ha fatto conoscere il gioco. In seguito, nel 2003, un amico mi chiese di studiare per poter arbitrare un torneo cittadino dell’epoca, studiai e diedi l’esame con Diego Fasciolo, che all’epoca aveva fama di essere un arbitro ‘duro’, e l’arbitraggio all’epoca, fu un pò la mia àncora di salvezza dopo una delusione amorosa. Così, presi ad arbitrare molto, anche fuori dalla mia zona. In seguito, feci carriera diedi l’esame di livello 2 che mi permise di andare ad arbitrare anche all’estero. Nel 2005 presi il livello 3 e da lì viaggiai per arbitrare, sia in Asia che negli Stati Uniti. Dal 2007 ricevetti l’incarico di diventare responsabile di tutti gli altri arbitri e la passione per le carte Magic si è trasformata in lavoro vero e proprio.
Questo gioco ha permesso di uscire dalla mia realtà provinciale, Frosinone: la mia città natale, che tutt’ora amo molto, ma grazie alla mia passione per il gioco di Magic ho potuto viaggiare e conoscere il mondo e ciò mi ha aperto molto la mente.”

Donne di Magic
Essendo un gioco molto matematico e strategico, precisa Cristiana Dionisio, ha scarsa presenza femminile e scarsissima o quasi inesistente era quando ho iniziato. Adesso, grazie anche all’impegno delle donne di Magic ci sono anche comunity dedicate a donne che giocano a Magic, che, si scambiano idee, discutono, giocano fra di loro. Come arbitri donne ai massimi livelli, attualmente, siamo in 7 – 8 su 180 arbitri in Italia. Inoltre, la comunità sociale che gestisco, è divisa in tante sfere di competenza, tra queste, vi è una specifica area che ho appena formato: serve a stimolare la presenza femminile, ed è utile anche per far sentire tranquillo e protetto il gruppo, all’interno della comunità cosicchè anche gli output siano positivi…
Ultima cosa, conclude Cristiana, come me… molte mie amiche, hanno trovato l’amore anche grazie a Magic.

Silvia & Sofia (una Mamma e una Figlia, insieme, per Magic)
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