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La sicurezza in mostra alla triennale con ‘Senza Pericolo, costruzioni e Sicurezza’

E’ stata presentata questa mattina alla Triennale di Milano dall’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani, insieme al Presidente della Fondazione Triennale Claudio De Albertis e alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, la mostra “Senza Pericolo, Costruzioni e Sicurezza” in programma dal 3 maggio al 1 settembre.

“Questa mostra, attraverso l’intreccio della storia con le visioni del futuro, vuole porre l’accento sull’educazione e sul valore etico della sicurezza attraverso la formazione di una nuova sensibilità culturale dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei progettisti, dei cittadini. Si tratta di un progetto culturale coerente con gli sforzi che l’Amministrazione comunale sta facendo insieme alle parti sociali per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei cantieri e luoghi di lavoro della città”. Così l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani ha commentato la presentazione dell’allestimento.

L’esposizione, curata da Federico Bucci e allestita da Francesco e Alessandro Mendini, gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e racconta le relazioni tra il mondo delle costruzioni e i temi della sicurezza, a partire dall’originale significato, già presente nella trattatistica architettonica classica, espresso nel concetto di “sine periculo”, ovvero l’assicurazione che il progettista e il committente dell’opera edilizia si assumono il rischio di incidenti per chi lavora alla sua realizzazione, per i futuri abitanti e per l’ambiente circostante.

Nove le sezioni che compongono il percorso espositivo che prende il via con l‘ideazione della Zona residenziale, intesa quale luogo urbano che esprime stabilità economica e sicurezza. Quindi si passa per il concetto di “Ricostruzione” espresso come rinascita a una nuova vita, proseguendo verso le “Macchine invisibili”, ossia il mondo delle strutture degli impianti necessari alla vita urbana. Cuore dell’allestimento gli “Spazi del lavoro e Men and Women at Work”, ossia la sicurezza negli ambienti di lavoro, dal cantiere edilizio, alla fabbrica, all’ufficio indagando il complesso rapporto tra “uomini e macchine”. Spazio anche al connubio “Architettura e sorveglianza”, in una sezione in cui il tema della sicurezza è allargato alla società urbana e coinvolge quelle esperienze di “costruzioni speciali” che hanno avuto bisogno di particolari accorgimenti per la sorveglianza e il controllo, dagli stadi ai grandi centri commerciali.

A seguire una ricca galleria di oggetti che indaga la natura dei materiali, le forme e le evoluzioni stilistiche di quegli elementi che, a partire dai primi rudimentali caschi da cantiere, ancora oggi continuano a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori. A conclusione del percorso una raccolta di ritratti fotografici realizzati da Marco Introini dedicati a luoghi eterogenei, costruiti per proteggersi dai rischi di ogni tipo.

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