Frida, oltre ogni mito

Celebrata e mitizzata come icona femminile dell’arte del novecento la figura di Frida Kahlo resiste ad ogni tentativo di semplificazione. Un enigma che trascende il suo romanzo biografico, ma che la ricchissima raccolta di opere, fotografie e documenti inediti ha permesso di sondare in tutta la sua eccezionale profondità, in un tentativo di risalire alla linfa rivoluzionaria della sua iconografia. Dai suoi contatti con le avanguardie europee, in special modo il surrealismo, alla sua radice messicana e al suo impegno politico. La parabola di una personalità multiforme in grado di sfidare ogni convenzione della sua epoca e di disegnare con la sua opera le tensioni e i conflitti che attraversano la prima parte del ‘900.

‘Dipingo autoritratti perché sono spesso sola, perché sono la persona che conosco meglio” disse di sé. Debole nel fisico , ma forte nello spirito, attraversa la vita con difficoltà di ogni sorta: affetta da spina bifida, grave patologia congenita che le procura dolori e oltre ciò, sfortunata, perché coinvolta in un grave incidente sul tram che la stava riportando a casa da scuola; ma ‘ex clade salus’… nascerà proprio a causa della sua forzata permanenza nei letti d’ospedale la sua ispirazione alla pittura… oltre alla sua travagliata ‘storia’ con Diego Rivera.Frida Kahlo è stata la prima artista donna a fare del proprio corpo un manifesto, ad esporre la propria femminilità in maniera diretta, esplicita e, a volte, violenta, rivoluzionando irrevocabilmente il ruolo femminile nella storia dell’arte. In molte delle sue opere Frida Kahlo si focalizza sulla condizione della donna e sul corpo dell’artista stessa, che diventa indizio, segno e gesto attraverso il quale confrontarsi con tematiche attinenti ai miti sgretolati della tradizione preispanica, all’identità di genere e a una femminilità dissolta nella sfera pubblica.
Il corpo di Frida Kahlo immolato sotto gli sguardi impietosi del pubblico è, allo stesso tempo,
un corpo irrimediabilmente sacrificale e politico,un corpo che reagisce e rivendica, più in generale,
un ruolo di uguaglianza. I suoi autoritratti e i ritratti diventano segno poeticoo trasposto
dall’artista in strategie estetiche che mirano a sottolineare la fragilità, la sofferenza e la
poderosa emotività del genere umano. Il corpo per Frida Kahlo è in sé una scrittura, un sistema
di segni che rappresentano, traducono la ricerca indefinita dell’uomo, le sue paure, le sue ansie,
i suoi desideri inconsci, le sue relazioni con il tempo, inteso però come entità indefinita, senza
inizio e senza fine.

S.P.

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