B • Code – Dialoghi tra tecnologia, umanità e spiritualità

Si è inaugurata ieri, 23 giugno, al Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova presso
la sala di esposizioni temporanee, la mostra “B • Code” a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli.
In esposizione, fino al 1° luglio 2018, una selezione di opere frutto di un’inedita ricerca artistica nata dal confronto tra l’artista Giordano Redaelli, già noto per la sua Packaging Art, e il figlio Michele, ingegnere di formazione che si accosta al mondo dell’arte sin da piccolo, grazie alla passione del padre. Dal confronto delle loro idee ed esperienze, prende forma l’elaborazione di un linguaggio artistico che traspone, nel lessico proprio dell’arte, il codice binario, ovvero il sistema numerico che fonda il linguaggio informatico e la cui invenzione è da considerarsi fra le più importanti rivoluzioni dell’era contemporanea.
Formato da due soli simboli – 0 e 1 – il codice binario rappresenta l’alfabeto matematico alla base dei moderni computer e, più in generale, dell’informazione digitale. Nelle opere in mostra, il codice binario si traduce nell’alternarsi ritmico dei due simboli numerici su tele monocrome che si caratterizzano per una radicale purezza formale esaltata dall’uso di colore.

Sul piano estetico, i due autori traducono la polarità espressa dal codice binario, elaborando un
linguaggio astratto improntato all’essenzialità visiva e al rigore, come evidenziano le curatrici della mostra, Francesca Bianucci e Chiara Cinelli: “Questa polarità si esprime in una serie di opposte tensioni che dettano il ritmo dell’opera, infondendo dinamismo al rigore della composizione: semplicità e complessità, luce e ombra, pieno e vuoto, ripetizione e variazione, esattezza e ambiguità, positivo e negativo. La monocromia delle tele associata alla ripetizione seriale dei numeri 0 e 1, disposti in sequenze regolari ma variabili, crea un clima percettivo di pura astrazione visiva che invita a fare un passo più in là, oltre i confini dell’opera stessa”.
“Abbiamo cercato, racconta Giordano Redaelli, di trasferire in arte ed andare ‘oltre’ il linguaggio che si cela dietro la più grande invenzione del secolo scorso: il computer. Ogni quadro, continua Redaelli, custodisce, ed è celato, sottoforma di linguaggio binario, un messaggio, un ‘segno’ dell’umanità: il segno che rivela il pensiero e i valori profondi di donne e uomini illustri. Da Albert Einstein a Margerita Hack, spiega ancora Redaelli, e i valori che li legano, che sono la forte propensione all’umanità e all’amore universale: l’uno, scienziato credente si interfaccia con Dio; l’altra, astrofisica non credente si interfaccia con l’universo, ed altri grandi uomini e donne che hanno segnato la storia, la filosofia e la religione. Si crea così un dialogo artistico, conclude Redaelli, con chi saprà, uomini e donne del nostro tempo, leggerne il sottile linguaggio d’amore.
Mostra in sinestesia con la musica e la canzone di Franco Battiato ‘Tutto l’universo obbedisce all’amore’ (n.d.r)

S.P.

Mantova
Museo Diocesano Francesco Gonzaga
Piazza Virgiliana, 55
Inaugurazione sabato 23 giugno 2018
Apertura al pubblico dal 23 giugno al 1° luglio 2018
Orari della mostra da mercoledì a domenica:
9.30–12.00 / 15.00–17.30
lunedì e martedì:
aperto solo a gruppi prenotati
Ingresso al Museo intero 6,00 – ridotto 4,00
Per informazioni Tel / Fax 0376 320602
e-mail: museofgonzaga@alice.it
www.museodiocesanomantova.it

Michele Redaelli è nato a Lecco nel 1985. Ha compiuto gli studi in ambito scientifi co laureandosi a Vienna
e nel settore economico a Londra, intervallati da un’attività professionale a Maribor in Slovenia. Si è avvicinato
al mondo dell’arte fi n da piccolo grazie alla passione del padre. Dal confronto con quest’ultimo elabora
un linguaggio artistico che celebra il computer, da lui considerata una delle tecnologie più signifi cative nella
storia dell’umanità.
Giordano Redaelli vive a Molteno (Lecco) e alterna la propria attività tra la Brianza e Milano. Si è formato a
Milano presso la Scuola Grafi ca Salesiana e la Scuola Superiore d’Arte del Castello dove si è diplomato in
grafi ca pubblicitaria e arti visive. Ha lavorato come impaginatore grafi co e successivamente come Art Director
della rivista settimanale TV Sorrisi e Canzoni. A Milano ha fondato lo studio grafi co Giordano Redaelli e a
Giussano una società di comunicazione, Methodus, che opera principalmente nell’ambito dell’arredamento.
Dal 1998, l’esperienza acquisita nel settore della grafi ca e del packaging, gettano le fondamenta per un’inedita
esplorazione nell’arte contemporanea utilizzando le confezioni di diversi prodotti di consumo. Dal 2009
espone in importanti città italiane e straniere come Milano, Torino, Roma, Barcellona, Berlino, Lugano, Parigi.
Con il fi glio Michele, dal 2016, sviluppa la visualizzazione artistica del codice binario.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento