Montagne Russe di Eric Assous, con regia di Fabrizio Visconti
Debutta il 5 maggio ad MTM – La Cavallerizza, in prima nazionale, Montagne russe, dal testo del drammaturgo francese Eric Assous, nuova produzione di Progetto La Gare, con la regia di Fabrizio Visconti.
Sceneggiatore, regista e drammaturgo pluripremiato (si ricorda il Premio Molière, nel 2010 e 2015, e il Gran Premio per il Teatro dell’Académie Française, nel 2014), Assous è un vero e proprio caso in Francia mentre, in Italia, è ancora relativamente poco rappresentato.
La Gare, progetto di ricerca artistica multidisciplinare nato in seno alla Compagnia Eccentrici Dadarò, raccoglie questa sfida e porta in scena, fino al 14 maggio, uno dei testi più rappresentativi del grande autore francese, proponendosi di contribuire alla scoperta di un talento letterario tra i più importanti oggi viventi.
Attraverso una commedia all’apparenza godibilissima per ritmo e capacità inventiva, Assous riesce a veicolare una tagliente riflessione sul tema dei rapporti familiari e sul valore della responsabilità nei confronti degli altri.
La costruzione drammaturgica di Montagne russe (il cui debutto, nel 2004, è stato segnato dall’interpretazione di Alain Delon e Astrid Veillon) vive su una tensione dialogica fortissima e a tratti esilarante nello svelare le piccole maschere che ciascun individuo si costruisce per ottenere una compensazione alla propria solitudine, o anche solo alla percezione del tempo che passa, da sempre oggetto di conflitto per l’essere umano e sempre di più in una società votata all’efficienza e alla competitività.
La dinamica implacabile che, per tutto l’arco del testo, impronta il rapporto tra i due personaggi – portati in scena da Antonio Rosti e Rossella Rapisarda – viene ribaltata nel finale, in cui si svela il segreto che lega i due protagonisti.
La regia di Fabrizio Visconti gioca sapientemente sul doppio livello drammaturgico, brillante in superficie e drammatico nel sottotesto, alternando registri diversi di messinscena e seminando lungo il percorso indizi mai svelati della grande svolta che attende lo spettatore nel finale dell’opera.
“Il gioco scenico prevede una sorta di movimento cinematografico dello sguardo, che passa dalla dinamica apparente del rapporto tra i personaggi, allo sviluppo di un percorso interno degli stessi, attraverso un semplicissimo diaframma visivo e interpretativo. Lo stile recitativo, più cinematografico che teatrale, meno portato e più attraversato, consente, da un lato, di godere delle sfumature ritmiche del dialogo, dall’altro di entrare nel dettaglio dell’emotività dei personaggi, avvicinandoli allo spettatore, pur senza pretendere un naturalismo fittizio che proprio il gioco scenico svelato permette di allontanare, conservando la qualità esemplare della vicenda”.
(dalle Note di regia)
Il serrato confronto tra i due protagonisti si gioca tutto sulla scena di un set domestico, a tratti “violato” dall’intrusione di suoni e luci del mondo esterno, percepiti in lontananza più o meno marcata, come ad inserire la vicenda particolare dei due personaggi nel più ampio fluire della vita dell’umanità contemporanea.
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Il PROGETTO LA GARE
La Gare è un progetto di ricerca artistica multidisciplinare che nasce all’interno della Compagnia Eccentrici Dadarò e si attua, principalmente, attraverso spettacoli di teatro serale, ma anche progetti antropologici, installazioni artistiche, lavori di sperimentazione sui linguaggi della luce e della musica, che non si fermano al filtro della sfera razionale, ma passano direttamente a quella percettiva ed emozionale.
Architetti di questo progetto: Fabrizio Visconti, regista, autore e lighting designer; Rossella Rapisarda, attrice e autrice; Roberto Bordogna, direttore organizzativo e distributore. Con loro Marco Pagani (musicista), Salvatore Arena (attore) e Antonio Rosti (attore), Mirella Salvischiani (costumista) e Marco Muzzolon (scenografo), condividono i primi vitali progetti d’incontro artistico di La Gare.
www.progettolagare.com
www.glieccentricidadaro.com
LO SPETTACOLO
di Eric Assous
con Rossella Rapisarda, Antonio Rosti
regia Fabrizio Visconti
scene Marco Muzzolon
costumi Mirella Salvischiani
disegno luci Fabrizio Visconti
musiche originali Marco Pagani
un progetto La Gare
produzione Eccentrici Dadarò
coproduzione Arterie C.I.R.T.
Un uomo e una donna. Un bar a fine giornata e poi un appartamento. Un copione apparentemente già scritto, eppure, minuto dopo minuto, via via più inaspettato e imprevedibile.
Una sfida, un gioco delle parti; ma di quale gioco si sta parlando? E quali carte sono davvero scoperte? Un intreccio di strategie raffinate e crudeli e, allo stesso tempo, un grande vuoto da colmare.
Un faccia a faccia da vivere molto da vicino, come spettatori che guardano nella finestra di un dirimpettaio di casa, quasi seduti sul divano di quell’appartamento che non è il proprio, eppure, in qualche modo, potrebbe anche esserlo.
Dove
Teatro Litta – La Cavallerizza
Corso Magenta, 24 – 20123 Milano
Date e orari
dal 5 al 14 maggio 2017
da martedì a sabato ore 21:00 – domenica ore 17:00 – lunedì riposo
Durata: 1 ora e 30 minuti
Biglietti
Intero 14 €- Under35, Over65 e convenzioni 10 €
Abbonamento: 10 Identità, 5 Identità, UNIdentità, IDono
Per informazioni e prenotazioni
T 02 86.45.45.45
biglietteria@mtmteatro.it
www.mtmteatro.it
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