In ricordo di Rita Levi Montalcini

di Maria Lucia Caspani

Il sindaco Pisapia e il presidente della provincia di Milano Podestà ricordano così Rita Levi Montalcini.

Pisapia: “Levi Montalcini rimarrà nella storia del nostro paese” e “Oggi l’Italia perde una donna eccezionale che rimarrà nella storia del nostro Paese. – Così il Sindaco Giuliano Pisapia ha ricordato Rita Levi Montalcini. – “Una donna – ha proseguito il Sindaco di Milano – che ha vinto il Premio Nobel grazie alle sue straordinarie ricerche. Rita Levi Montalcini , che fu vittima delle leggi razziali volute dal fascismo, è stata un esempio per molte generazioni anche per il suo impegno civile come cittadina, come scienziata e come senatrice a vita”.

Podestà: Montalcini, «Il suo esempio, autentica testimonianza di saggezza, costituisca la via maestra per le donne e i nostri giovani»
«Desidero esprimere il mio più sentito cordoglio per la morte di Rita Levi Montalcini – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà -. Si tratta di una perdita incolmabile per l’Italia tutta, che, oggi, piange uno dei più illustri scienziati della comunità internazionale. Insomma, una personalità autorevole capace, attraverso gli studi compiuti e i risultati ottenuti nel corso della sua brillante carriera, di esportare all’estero il lato migliore del nostro Paese. Per questa ragione, mi auguro che il suo esempio, autentica testimonianza di capacità, saggezza e lungimiranza nella ricerca, costituisca la via maestra sia per le donne sia per i giovani. La Montalcini fu, del resto, un punto di riferimento costante cruciale per diverse generazioni. Ricordo che il premio Nobel per la Medicina, laurea honoris causa pure in Biotecnologie industriali all’Università Bicocca, pronunciò una frase in grado di sintetizzare, in poche ma significative parole, il suo percorso di vita: “Ho un’intelligenza mediocre. Il mio solo merito è l’impegno”. In una società che pare abbia perso il valore del sacrificio, questa considerazione dovrà costituire il leit motiv da scandire nelle nostre aule universitarie, consapevoli della necessità di rilanciare il nostro Paese con una rivoluzione morale orientata, come desiderava la senatrice a vita, esclusivamente alla conoscenza».