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Federcongressi:congressuale assente da Piano strategico turismo‏

di Maria Lucia Caspani

Federcongressi&eventi è l’associazione delle imprese e dei professionisti che operano
nell’industria italiana dei convegni, congressi ed eventi: un’industria che impiega 287.741
persone, di cui 190.125 dipendenti a tempo pieno e 97.616 professionisti autonomi, e che ha
aumentato di 97 milioni di euro la produzione delle aziende agricole, di 3,65 miliardi quella delle
aziende industriali, di 6,9 miliardi quella degli alberghi e di 4,9 miliardi quella dei ristoranti. Il
PIL congressuale ammonta a 15 miliardi e 88 milioni di euro.
Fonte: Il conto economico del settore congressuale, Università di Bologna.
PAOLO ZONA: «IL CONGRESSUALE INCREDIBILMENTE
ASSENTE DAL PIANO STRATEGICO PER IL TURISMO».
Sulle 89 pagine del documento, presentato nelle scorse settimane dal Ministro Gnudi,
all’industria degli eventi è dedicato appena un cenno a pagina 56. Questo, malgrado
i numeri parlino chiaro circa il suo valore e le sue potenzialità. «Adesso abbiamo
capito», ha commentato il Presidente di Federcongressi&eventi, «perché al Convention
Bureau nazionale è stata fatta fare la fine che ha fatto».
Lo scorso 18 gennaio la Presidenza del Consiglio dei
Ministri e il Ministero per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport hanno presentato
il Piano Strategico per lo sviluppo del turismo in Italia. Il documento, preparato da
un gruppo di lavoro presieduto dal Ministro Piero Gnudi sulla base di un progetto
elaborato da The Boston Consulting Group, consta di 89 pagine ricche di dati e di
dettagliate proposte di azione, dalle quali però il congressuale è quasi completamente
assente.
A esso è riservato poco più di un cenno a pagina 56, là dove, per la precisione, si
menziona l’azione numero 33, intitolata appunto Sviluppo del turismo congressuale,
con l’obiettivo di «rilanciare, attraverso la nuova Agenzia Nazionale del Turismo,
una struttura finalizzata allo sviluppo di questo segmento che rappresenti il nuovo
punto di riferimento per il settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences,
Exhibitions) e per i Convention Bureau locali, definire dei Poli congressuali da
lanciare sul mercato internazionale e incentivare i privati a investire su questa attività,
supportare i Convention Bureau locali a potenziare l’offerta sui segmenti di clientela
più coerenti e colmare i principali gap competitivi». Per quanto sopra viene indicata
una tempistica di 24 mesi.
Il commento del Presidente Federcongressi&eventi Paolo Zona
«È vergognoso, oltre che assai improprio dal punto di vista strategico, dare un ruolo
così secondario proprio al segmento del turismo cui le statistiche assegnano il
primo posto nel giro d’affari, nella capacità di spesa degli utenti e nell’indotto.
«Il nostro Osservatorio congressuale ha registrato nel 2011 400.164 incontri tenutisi
nel nostro Paese, per un totale di quasi 33 milioni di partecipanti, oltre 48 milioni di
giornate di presenza e 20 milioni di pernottamenti. Sono numeri enormi, soprattutto
se si considera che siamo in un periodo di recessione. Di più: i dati evidenziano un
+3,20% di delegati dall’estero, mettendo in luce un’opportunità d’oro per attenuare
gli effetti negativi della crisi economica interna.
«Di fronte a ciò, amareggia molto dover prendere atto che il Ministero e l’Enit ci
trattano come l’ultima ruota del carro. È una grave prova di leggerezza e di miopia.
E adesso risulta anche chiaro il motivo dell’ingloriosa fine che è stata riservata al
Convention Bureau nazionale, del quale non si sa più nulla dopo la decisione del CdA
dell’Enit di rinunciare ad assumerne il controllo rispedendo al mittente
(Promuovitalia) la responsabilità di procedere con lo scioglimento.
Contemporaneamente, però, il Piano Strategico affida a “una nuova struttura”
dell’Enit il compito di promuovere un’azione entro 24 mesi (due anni!).
Evidentemente o non sanno neppure che cosa sia la meeting industry e quali
potenzialità abbia, o, a onta di una messe di dati contrari, la considerano una spesa
inutile, oppure vogliono solamente utilizzare in modo diverso i quattro milioni di
Euro del Convention Bureau.
«Se questi sono i nostri rappresentanti, c’è da tremare per le sorti del turismo, altro
che rilancio. Auguriamoci, per le imprese del settore, che dalle prossime elezioni
politiche esca una maggioranza in grado di esprimere una guida competente e una
strategia davvero illuminata».
www.federcongressi.it

Federcongressi&eventi, organizzazione senza fine di lucro nata nel 2004, è l’associazione
nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il
settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di
comunicazione. A seconda dell’attività principale svolta, gli associati sono inclusi nelle seguenti
categorie funzionali: Destinazioni e sedi congressuali, Organizzazione congressi ed eventi,
Incentivazione e motivazione, Servizi e consulenze.
Federcongressi&eventi si propone di rappresentare la meeting & incentive industry italiana in tutte
le sue espressioni e presso tutte le sedi istituzionali, accrescendone l’immagine e il prestigio, anche a
livello comunitario e internazionale, con l’obiettivo di creare rapporti stabili con le Istituzioni e le
associazioni europee e mondiali. Si propone altresì di valorizzare l’attività congressuale e degli
eventi di incentivazione, di promuoverne nella forma più ampia lo sviluppo quale fatto economico,
sociale e culturale, di studiare forme di promozione dell’Italia congressuale all’estero, favorire una
nuova normativa di settore, sostenere la qualificazione delle risorse professionali e patrocinare studi
e analisi di comparto, divulgando in tal modo nozioni sugli aspetti giuridici, normativi e
organizzativi relativi alle professioni della filiera.
A tali fini, l’associazione agisce direttamente, nel mercato e in ambito istituzionale, con specifici
prodotti e servizi o con soci impegnati in prima persona su materie di loro particolare competenza.
Fra i prodotti si annoverano: i workshop promo-commerciali Meet in Italy by
Federcongressi&eventi, volti a favorire l’incontro tra associati e domanda corporate in Italia e
all’estero; il progetto Provider ECM by Federcongressi&eventi, che raggruppa i soci accreditati
come provider di Educazione Continua in Medicina per consentire loro di condividere le specifiche
esigenze e fruire di servizi ad hoc; il Learning Center, struttura abilitata a rilasciare prodotti
formativi grazie al contributo dei componenti del Corpo docenti; l’Osservatorio congressuale
italiano, l’unica statistica ufficiale di comparto in Italia, realizzata in collaborazione con Exmedia,
la società che organizza la fiera BTC. L’associazione sviluppa altresì rapporti con le associazioni
nazionali e internazionali, rappresenta la filiera meeting & incentive italiana in Efapco (la
federazione europea delle associazioni e delle imprese di organizzazione congressuale), siede al
tavolo internazionale che si propone di sviluppare le linee guida UNI EN ISO per la meeting
industry, e segue da vicino, in sinergia con le istituzioni e le altre parti sociali, le attività legate alla
ECM (Educazione continua in medicina) e agli eventi medico-scientifici, nonché lo sviluppo della
fiscalità di settore. Ha infine siglato un protocollo d’intesa triennale con Exmedia con l’obiettivo di
rafforzare e sviluppare la meeting ed event industry italiana.

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