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Bicocca, distretto culturale per l’università che guarda la futuro

Ricerca, innovazione, internazionalizzazione, cultura. Sono questi i fattori chiave sui quali l’Università di Milano-Bicocca continua a puntare e a investire anche in un periodo di particolare difficoltà, come quello presente.

Lo ha sostenuto il rettore Marcello Fontanesi inaugurando questa mattina l’anno accademico 2012/2013, quindicesimo dalla nascita dell’Ateneo.

Alla presenza del presidente della Crui, Marco Mancini, e del presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, il rettore ha sottolineato l’importanza dell’università come produttrice di conoscenza e di sviluppo del capitale umano, fattori chiave per la sostenibilità del sistema Paese, pur non nascondendo che «esiste da decenni una sottovalutazione clamorosa della cultura, della formazione, della ricerca da parte delle istituzioni rappresentative della politica, del governo, dei governi locali, ma anche della società civile. Occorre far emergere una nuova scala di priorità, non credo ci si debba arrendere agli automatismi della “spending review», ha detto Fontanesi citando le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

In particolare, Fontanesi ha ricordato come per l’Università di Milano-Bicocca siano sempre state centrali sia la dimensione locale, nella quale far crescere progetti di ricerca e trasferimento tecnologico legati alle caratteristiche del territorio, sia la dimensione internazionale, attraverso una fitta rete di accordi e contatti che creano opportunità per studenti e ricercatori.

«L’idea iniziale – ha detto Fontanesi ricordando la genesi dell’Ateneo – era quella di trasformare gli spazi industriali in un polo della ricerca e dell’innovazione con la creazione dell’università e l’insediamento di nuovi centri di ricerca. Nel tempo si è poi realizzato uno sviluppo locale che, grazie alle risorse insediate e alla potenzialità dei soggetti coinvolti, ha valorizzato la zona conferendole la configurazione di Distretto, ci piace chiamarlo “Distretto Culturale Bicocca”, simbolo della contemporaneità e luogo di cultura, ricerca ed innovazione, un “luogo dove le cose succedono” un luogo vivo e vitale in grado di attrarre idee, menti, risorse e propositi di ampio respiro. In questo contesto si è sviluppata la nostra Università, un’Università nuova, aperta e sensibile alle esigenze della società e disponibile a fornire il suo contributo allo sviluppo culturale, socio-economico e tecnologico della collettività».

Il Rettore ha anche annunciato i nuovi progetti di sviluppo del Campus Bicocca. In particolare, la realizzazione di tre nuove residenze per studenti a Milano, Monza e Cinisello Balsamo, per un totale di 294 posti letto, parte del programma di sviluppo che porterà la disponibilità di posti letto a circa 1.500 entro l’anno accademico 2015/2016. E la gestione, grazie a un accordo di concessione con il Comune di Milano, del Centro Sportivo Pro Patria. Lo spirito di questo progetto, ha spiegato Fontanesi, è di creare un’area non solo riservata allo sport universitario, bensì un grande spazio verde aperto al pubblico e un nuovo luogo di aggregazione che potrà contare anche sulla rete di trasporti urbani che collegano il Campus alle città di Milano e Monza e all’intera Regione.

«Nel contesto territoriale – ha concluso Fontanesi – il ruolo dell’Università non si esprime solo nella funzione istituzionale di agenzia formativa e divulgatrice del sapere, ma anche in quello di centro attivo nell’economia, che si concretizza nella valorizzazione e diffusione delle conoscenze prodotte dalla ricerca e nelle iniziative di trasferimento tecnologico».

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