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accordo Carlsberg Italia – Ministro dell’Ambiente Corrado Clini

i Maria Lucia Caspani-

Firmato l’8 ottobre un accordo volontario tra Carlsberg Italia e il Ministero dell’Ambiente Corrado Clini, in occasione del convegno “L’impronta ambientale dei prodotti” organizzato all’Università Bocconi di Milano. Sostenibilità ambientale: è Carlsberg Italia il punto di riferimento nel settore birrario e l’accordo sottoscritto è orientato a definire uno standard per la misurazione delle performance ambientali

Gli impegni volontari delle imprese per la valutazione dell’impronta ambientale stanno diventando sempre più numerosi e significativi. Al contempo, l’ottimizzazione delle diverse metodologie per il controllo e la misurazione delle prestazioni ambientali è una priorità per il Ministero dell’Ambiente. Diventa quindi sempre più urgente l’esigenza di individuare metodologie e procedure condivise per la diffusione di buone pratiche che diventino patrimonio per le aziende virtuose e che possano costituire un driver di competitività per il sistema Italia in termini di sviluppo economico e di ‘appetibilità’ per i prodotti creati nel nostro Paese e che aiutino il consumatore ad orientarsi in modo chiaro al momento di effettuare le proprie scelte. Per questo il Ministero dell’Ambiente ha creato una task force che lavora con le aziende che operano in Italia e che costituiscono casi di eccellenza per farne un punto di riferimento nei rispettivi settori industriali. Nel settore della produzione e distribuzione della birra la scelta è caduta su Carlsberg Italia. L’Accordo siglato con Carlsberg Italia, dunque, si inserisce tra le iniziative di eccellenza della collaborazione pubblico-privato promosse dal Ministero dell’Ambiente che ad oggi vede coinvolti tutti i principali settori produttivi italiani (tessile, agro-alimentare, cosmesi, turismo, ceramiche, infrastrutture, grande distribuzione). Nell’ambito di tale intesa, saranno individuate le procedure di Product Environmental Management dello stabilimento di Induno Olona (VA) in cui opera Carlsberg Italia, attraverso l’analisi dell’impronta ambientale generata dal ciclo di vita dei prodotti selezionati dall’azienda e l’identificazione delle misure di miglioramento e di ottimizzazione delle prestazioni ambientali. Il lavoro si pone all’interno di un percorso di sostenibilità già avviato da Carlsberg Italia, che ha portato all’introduzione sul mercato di un innovativo sistema di spillatura della birra, denominato “DraughtMaster Modular 20”, che sarà tra l’altro oggetto di analisi del progetto. “Questo accordo”, ha spiegato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, “si inserisce in una strategia di lavoro avviata dal Ministero che è finalizzato a promuovere e a sostenere gli impegni volontari delle imprese per migliorare le performance ambientali, sia dei processi produttivi che dei prodotti. Attraverso la valorizzazione delle esperienze avanzate e delle innovazioni tecnologiche delle imprese, come nel caso di Carlsberg Italia, si intende innescare dall’economia reale un circolo virtuoso di buone pratiche e scelte che consentano di migliorare l’ambiente e aumentare la competitività. La qualità dell’ambiente, infatti, viene migliorata soprattutto grazie all’impegno di chi opera nei mercati e può agire in molti casi anche sulle abitudini dei consumatori”. “La scelta del Ministero dell’Ambiente ci riempie di orgoglio e costituisce il coronamento di un processo che ha contraddistinto i nostri ultimi anni” ha dichiarato Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia. “In circa 36 mesi Carlsberg ha compiuto un autentico miracolo imprenditoriale invertendo in modo decisivo un trend negativo. Questo grazie alla voglia di rischiare e di scommettere sull’innovazione”. Con il nuovo sistema di spillatura – senza aggiunta di CO₂ e con l’impiego di fusti in PET riciclabile che sostituiscono i più ingombranti e meno ‘green’ fusti in acciaio – Carlsberg sta cambiando le regole del gioco dell’intero settore e questo si ripercuote non solo sullo sviluppo dell’azienda, ma anche nella creazione di valore condiviso. Inoltre, e questo è un ulteriore punto qualificante dell’iniziativa, il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con altre realtà dalla forte impronta italiana: un’opportunità per creare valore in un momento difficile e per dare evidenza alle eccellenze nazionali. “Se penso alla storia recente di Carlsberg penso proprio al nostro Paese” ha concluso Frausin. “Come l’Italia, Carlsberg ha vissuto un momento molto difficile ma ha saputo ‘svoltare’. Questo è l’augurio che faccio a tutti noi: puntare sull’innovazione di prodotto e di processo, sulla qualità e credere nella sostenibilità come leva di sviluppo. E poi la caratteristica più importante: non aver paura di cambiare e mettersi in gioco”.

accordo Carlsberg Italia – Ministro dell’Ambiente Corrado Clini

i Maria Lucia Caspani-

Firmato l’8 ottobre un accordo volontario tra Carlsberg Italia e il Ministero dell’Ambiente Corrado Clini, in occasione del convegno “L’impronta ambientale dei prodotti” organizzato all’Università Bocconi di Milano. Sostenibilità ambientale: è Carlsberg Italia il punto di riferimento nel settore birrario e l’accordo sottoscritto è orientato a definire uno standard per la misurazione delle performance ambientali

Gli impegni volontari delle imprese per la valutazione dell’impronta ambientale stanno diventando sempre più numerosi e significativi. Al contempo, l’ottimizzazione delle diverse metodologie per il controllo e la misurazione delle prestazioni ambientali è una priorità per il Ministero dell’Ambiente. Diventa quindi sempre più urgente l’esigenza di individuare metodologie e procedure condivise per la diffusione di buone pratiche che diventino patrimonio per le aziende virtuose e che possano costituire un driver di competitività per il sistema Italia in termini di sviluppo economico e di ‘appetibilità’ per i prodotti creati nel nostro Paese e che aiutino il consumatore ad orientarsi in modo chiaro al momento di effettuare le proprie scelte. Per questo il Ministero dell’Ambiente ha creato una task force che lavora con le aziende che operano in Italia e che costituiscono casi di eccellenza per farne un punto di riferimento nei rispettivi settori industriali. Nel settore della produzione e distribuzione della birra la scelta è caduta su Carlsberg Italia. L’Accordo siglato con Carlsberg Italia, dunque, si inserisce tra le iniziative di eccellenza della collaborazione pubblico-privato promosse dal Ministero dell’Ambiente che ad oggi vede coinvolti tutti i principali settori produttivi italiani (tessile, agro-alimentare, cosmesi, turismo, ceramiche, infrastrutture, grande distribuzione). Nell’ambito di tale intesa, saranno individuate le procedure di Product Environmental Management dello stabilimento di Induno Olona (VA) in cui opera Carlsberg Italia, attraverso l’analisi dell’impronta ambientale generata dal ciclo di vita dei prodotti selezionati dall’azienda e l’identificazione delle misure di miglioramento e di ottimizzazione delle prestazioni ambientali. Il lavoro si pone all’interno di un percorso di sostenibilità già avviato da Carlsberg Italia, che ha portato all’introduzione sul mercato di un innovativo sistema di spillatura della birra, denominato “DraughtMaster Modular 20”, che sarà tra l’altro oggetto di analisi del progetto. “Questo accordo”, ha spiegato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, “si inserisce in una strategia di lavoro avviata dal Ministero che è finalizzato a promuovere e a sostenere gli impegni volontari delle imprese per migliorare le performance ambientali, sia dei processi produttivi che dei prodotti. Attraverso la valorizzazione delle esperienze avanzate e delle innovazioni tecnologiche delle imprese, come nel caso di Carlsberg Italia, si intende innescare dall’economia reale un circolo virtuoso di buone pratiche e scelte che consentano di migliorare l’ambiente e aumentare la competitività. La qualità dell’ambiente, infatti, viene migliorata soprattutto grazie all’impegno di chi opera nei mercati e può agire in molti casi anche sulle abitudini dei consumatori”. “La scelta del Ministero dell’Ambiente ci riempie di orgoglio e costituisce il coronamento di un processo che ha contraddistinto i nostri ultimi anni” ha dichiarato Alberto Frausin, Amministratore Delegato di Carlsberg Italia. “In circa 36 mesi Carlsberg ha compiuto un autentico miracolo imprenditoriale invertendo in modo decisivo un trend negativo. Questo grazie alla voglia di rischiare e di scommettere sull’innovazione”. Con il nuovo sistema di spillatura – senza aggiunta di CO₂ e con l’impiego di fusti in PET riciclabile che sostituiscono i più ingombranti e meno ‘green’ fusti in acciaio – Carlsberg sta cambiando le regole del gioco dell’intero settore e questo si ripercuote non solo sullo sviluppo dell’azienda, ma anche nella creazione di valore condiviso. Inoltre, e questo è un ulteriore punto qualificante dell’iniziativa, il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con altre realtà dalla forte impronta italiana: un’opportunità per creare valore in un momento difficile e per dare evidenza alle eccellenze nazionali. “Se penso alla storia recente di Carlsberg penso proprio al nostro Paese” ha concluso Frausin. “Come l’Italia, Carlsberg ha vissuto un momento molto difficile ma ha saputo ‘svoltare’. Questo è l’augurio che faccio a tutti noi: puntare sull’innovazione di prodotto e di processo, sulla qualità e credere nella sostenibilità come leva di sviluppo. E poi la caratteristica più importante: non aver paura di cambiare e mettersi in gioco”.

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