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di Maria Lucia Caspani

Inaugurato da presidente Provincia di Milano, Guido Podestà, «Largo 11 settembre 2001 a perenne memoria del dramma che ciascuno di noi ha vissuto» – «Sono davvero lieto che, a un anno esatto di distanza, la mia proposta di intitolazione di una via in memoria degli attentati alle torri gemelle abbia concluso positivamente il suo iter – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, a margine della cerimonia svoltasi l’11 settembre nel piazzale antistante l’ingresso di Palazzo Isimbardi, ora “Largo 11 settembre 2001” -. Ringrazio, quindi, l’amministrazione comunale e il sindaco per aver sostenuto con convinzione questa mia iniziativa, oggi impreziosita dalla presenza dal console generale degli Stati Uniti, Kyle R. Scott, con cui abbiamo progressivamente sviluppato un solido rapporto di collaborazione e amicizia. Quel giorno ero a Roma, alla sede del Parlamento europeo, – ha proseguito Podestà – dove stavo accompagnando l’allora presidente, Nicole Fontaine. Dall’angoscia per quello che si riteneva un drammatico incidente, siamo passati, pochi istanti dopo, alla consapevolezza che qualcosa di spaventoso si stava consumando davanti ai nostri occhi. Undici anni fa, infatti, abbiamo scoperto con stupore che gli obiettivi di quegli attacchi erano volti a scardinare i principi di libertà e democrazia nel mondo intero. Le forze del male hanno vilmente aggredito con ferocia inaudita all’insegna del disprezzo per la vita umana. Un affondo al cuore della democrazia rivolto contro vite innocenti, madri e padri di famiglia, onesti lavoratori, come, per esempio, gli eroici vigili del fuoco di New York. Un odio cieco, destinato non solo nei confronti degli Stati Uniti, ma anche contro il modello di democrazia e libertà da essi rappresentato. Ritengo sia necessario, ora, guardare al futuro con positività nel ricordo del dolore e del sacrificio anche dei tanti italiani che hanno perso la vita alle Twin Towers. La manifestazione di oggi rappresenta, infatti, un tributo a una Nazione vicina. Siamo, del resto, storicamente legati da sentimenti di profonda amicizia col popolo americano cui va attribuito, non va dimenticato, il determinante contributo alla liberazione del nostro Paese dal Nazifascismo».

di Maria Lucia Caspani

Inaugurato da presidente Provincia di Milano, Guido Podestà, «Largo 11 settembre 2001 a perenne memoria del dramma che ciascuno di noi ha vissuto» – «Sono davvero lieto che, a un anno esatto di distanza, la mia proposta di intitolazione di una via in memoria degli attentati alle torri gemelle abbia concluso positivamente il suo iter – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, a margine della cerimonia svoltasi l’11 settembre nel piazzale antistante l’ingresso di Palazzo Isimbardi, ora “Largo 11 settembre 2001” -. Ringrazio, quindi, l’amministrazione comunale e il sindaco per aver sostenuto con convinzione questa mia iniziativa, oggi impreziosita dalla presenza dal console generale degli Stati Uniti, Kyle R. Scott, con cui abbiamo progressivamente sviluppato un solido rapporto di collaborazione e amicizia. Quel giorno ero a Roma, alla sede del Parlamento europeo, – ha proseguito Podestà – dove stavo accompagnando l’allora presidente, Nicole Fontaine. Dall’angoscia per quello che si riteneva un drammatico incidente, siamo passati, pochi istanti dopo, alla consapevolezza che qualcosa di spaventoso si stava consumando davanti ai nostri occhi. Undici anni fa, infatti, abbiamo scoperto con stupore che gli obiettivi di quegli attacchi erano volti a scardinare i principi di libertà e democrazia nel mondo intero. Le forze del male hanno vilmente aggredito con ferocia inaudita all’insegna del disprezzo per la vita umana. Un affondo al cuore della democrazia rivolto contro vite innocenti, madri e padri di famiglia, onesti lavoratori, come, per esempio, gli eroici vigili del fuoco di New York. Un odio cieco, destinato non solo nei confronti degli Stati Uniti, ma anche contro il modello di democrazia e libertà da essi rappresentato. Ritengo sia necessario, ora, guardare al futuro con positività nel ricordo del dolore e del sacrificio anche dei tanti italiani che hanno perso la vita alle Twin Towers. La manifestazione di oggi rappresenta, infatti, un tributo a una Nazione vicina. Siamo, del resto, storicamente legati da sentimenti di profonda amicizia col popolo americano cui va attribuito, non va dimenticato, il determinante contributo alla liberazione del nostro Paese dal Nazifascismo».

di Maria Lucia Caspani

Inaugurato da presidente Provincia di Milano, Guido Podestà, «Largo 11 settembre 2001 a perenne memoria del dramma che ciascuno di noi ha vissuto» – «Sono davvero lieto che, a un anno esatto di distanza, la mia proposta di intitolazione di una via in memoria degli attentati alle torri gemelle abbia concluso positivamente il suo iter – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, a margine della cerimonia svoltasi l’11 settembre nel piazzale antistante l’ingresso di Palazzo Isimbardi, ora “Largo 11 settembre 2001” -. Ringrazio, quindi, l’amministrazione comunale e il sindaco per aver sostenuto con convinzione questa mia iniziativa, oggi impreziosita dalla presenza dal console generale degli Stati Uniti, Kyle R. Scott, con cui abbiamo progressivamente sviluppato un solido rapporto di collaborazione e amicizia. Quel giorno ero a Roma, alla sede del Parlamento europeo, – ha proseguito Podestà – dove stavo accompagnando l’allora presidente, Nicole Fontaine. Dall’angoscia per quello che si riteneva un drammatico incidente, siamo passati, pochi istanti dopo, alla consapevolezza che qualcosa di spaventoso si stava consumando davanti ai nostri occhi. Undici anni fa, infatti, abbiamo scoperto con stupore che gli obiettivi di quegli attacchi erano volti a scardinare i principi di libertà e democrazia nel mondo intero. Le forze del male hanno vilmente aggredito con ferocia inaudita all’insegna del disprezzo per la vita umana. Un affondo al cuore della democrazia rivolto contro vite innocenti, madri e padri di famiglia, onesti lavoratori, come, per esempio, gli eroici vigili del fuoco di New York. Un odio cieco, destinato non solo nei confronti degli Stati Uniti, ma anche contro il modello di democrazia e libertà da essi rappresentato. Ritengo sia necessario, ora, guardare al futuro con positività nel ricordo del dolore e del sacrificio anche dei tanti italiani che hanno perso la vita alle Twin Towers. La manifestazione di oggi rappresenta, infatti, un tributo a una Nazione vicina. Siamo, del resto, storicamente legati da sentimenti di profonda amicizia col popolo americano cui va attribuito, non va dimenticato, il determinante contributo alla liberazione del nostro Paese dal Nazifascismo».

di Maria Lucia Caspani

Inaugurato da presidente Provincia di Milano, Guido Podestà, «Largo 11 settembre 2001 a perenne memoria del dramma che ciascuno di noi ha vissuto» – «Sono davvero lieto che, a un anno esatto di distanza, la mia proposta di intitolazione di una via in memoria degli attentati alle torri gemelle abbia concluso positivamente il suo iter – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, a margine della cerimonia svoltasi l’11 settembre nel piazzale antistante l’ingresso di Palazzo Isimbardi, ora “Largo 11 settembre 2001” -. Ringrazio, quindi, l’amministrazione comunale e il sindaco per aver sostenuto con convinzione questa mia iniziativa, oggi impreziosita dalla presenza dal console generale degli Stati Uniti, Kyle R. Scott, con cui abbiamo progressivamente sviluppato un solido rapporto di collaborazione e amicizia. Quel giorno ero a Roma, alla sede del Parlamento europeo, – ha proseguito Podestà – dove stavo accompagnando l’allora presidente, Nicole Fontaine. Dall’angoscia per quello che si riteneva un drammatico incidente, siamo passati, pochi istanti dopo, alla consapevolezza che qualcosa di spaventoso si stava consumando davanti ai nostri occhi. Undici anni fa, infatti, abbiamo scoperto con stupore che gli obiettivi di quegli attacchi erano volti a scardinare i principi di libertà e democrazia nel mondo intero. Le forze del male hanno vilmente aggredito con ferocia inaudita all’insegna del disprezzo per la vita umana. Un affondo al cuore della democrazia rivolto contro vite innocenti, madri e padri di famiglia, onesti lavoratori, come, per esempio, gli eroici vigili del fuoco di New York. Un odio cieco, destinato non solo nei confronti degli Stati Uniti, ma anche contro il modello di democrazia e libertà da essi rappresentato. Ritengo sia necessario, ora, guardare al futuro con positività nel ricordo del dolore e del sacrificio anche dei tanti italiani che hanno perso la vita alle Twin Towers. La manifestazione di oggi rappresenta, infatti, un tributo a una Nazione vicina. Siamo, del resto, storicamente legati da sentimenti di profonda amicizia col popolo americano cui va attribuito, non va dimenticato, il determinante contributo alla liberazione del nostro Paese dal Nazifascismo».

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