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Tre atti unici da Anton Cechov

di Maria Lucia Caspani

Agevole, quotidiano, reale. Uno spettacolo che corre veloce: dura appena un’oretta. Rustioni ci racconta Cechov osservandolo con gli occhi di ragazzi che vivono, parlano, si muovono ed interagiscono nel nostro mondo, nella nostra quotidianeità. In scena ci potremmo essere noi…

Il progetto vuole essere una riscrittura scenica che tenta di scardinare tre atti unici (L’orso, La domanda di matrimonio e L’anniversario). Tentare di rompere un genere per arrivare al non transitorio, all’universale presente in questi piccoli gioielli cechoviani.

Anton Cechov cercava di catturare la vita così com’è, lontano dal soggettivismo e dal facile lirismo. Detestava la magniloquenza e la retorica. A teatro non sopportava gli attori che recitavano troppo.

In una lettera al fratello, Cechov scriveva che gli esseri umani sono ridicoli quarantotto settimane all’anno, che il nostro è un destino ridicolo.
Proviamo ad aprire queste scatole comiche per scovare immagini naturali, vere, squarci di vita che si aprono e chiudono in un lampo.

Abbiamo lavorato ad una recitazione tesa ad una verità scenica che parte dall’essere autenticamente se stessi e abbiamo sviluppato una ricerca sul corpo, pensando il corpo come veicolo attraverso cui il teatro entra nella vita. Vediamo se resta qualcosa dello sguardo delicato e ironico di Cechov sulle cose, sul mondo, su di noi.

Per i soci Italia Russia biglietti a 10,00 € anzichè 17,00 €
info e prenotazioni: 02-8323156 promozione@teatroi.org


							
						

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