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Stai zitta cretina !

di Silvia Pogliaghi

“ Cate ha 11 anni tanti fratelli e un padre pezzemmerda. Vive alla periferia di Cagliari, come la sua migliore amica Luna, e come lei vorrebbe fuggire: sogna di fare la cantante, e non vuole finire come sua sorrella Mandarina, rimasta incinta a 13 anni, o come Samantha la ragazza oggetto del quartiere….”
Cate e Luna sono le piccole protagoniste di “Bellas Marisposas “ film di Salvatore Mereu, ispirato all’omonimo romanzo di Sergio Atzeni, proiettato in anteprima nazionale al Teatro Litta di Milano in occasione della Rassegna Cinematografica, organizzata da Intervita Onlus , patrocinata dal Comune di Milano, con il sostegno di Eucerin, dedicata alle donne : ‘Siamo Pari ! La parola alle donne’.
25 novembre è stata la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne si è parlato di violenza verbale, fisica, psicologica, economica e stalking e il tragico trend in escalation di femminicidi.
E se ne deve parlare, ancora e ancora: il dato che più fà riflettere è quello riferito alla violenza alle donne di ogni età, religione , classe sociale, che ‘accade’ dentro le mura domestiche, che difficilmente trapela: 8 donne su 10, subiscono violenza ‘in casa’, che non viene denunciata, e che si maschera dietro a dei ‘è successo una sola volta; ho sbattuto contro una porta; siamo una famiglia unita, etc. etc’
Dall’inizio dell’anno, 117 donne sono state ammazzate dal loro compagno, marito , convivente o familiare: una vera e propria strage . Una ogni 2 giorni e mezzo !
Quasi tutte uccise perchè si ribellavano a mancanza di libertà, autostima, dignità, emancipazione.
Viene assolutamente da chiedersi il perchè, e come fare per fermare questa carneficina, anche se sappiamo che una risposta univoca non esiste.
Paola Freddi, – montarice – premio Eucerin per il Cinema 2012 per ‘Bellas Mariposas’ ci racconta come ha ‘sentito’ il film che ha pazientemente ‘cucito’ insieme : “ Quante piccole farfalle… in questa realtà tragica, iperreale e surreale al tempo stesso, nell’ambientazione e nei personaggi che vivono attraverso gli occhi di due ragazzine adolescenti , disincantate ma che fanno riflettere per la loro forza del ‘sapersi ribellare’, con l’aiuto di creatività e fantasia. Sono un pò le donne del futuro – continua Paola – la vera rivoluzione sarà infatti, quando anche i temi femminili come arte, creatività saranno considerati ‘pari’ e quando i maschi sapranno leggerli e ascoltarli, questo è l’auspicio ed è – conclude Paola – un processo inarrestabile.”
La ‘tregiorni di Milano Stai zitta cretina! contro ogni tipo di violenza sulle donne è andata a beneficio dei progetti di Intervita Onlus ,contro lo sfruttamento sessuale di donne e bambini in Brasile dove per esempio, la pratica dell’infibulazione [ tecnica di cucitura della vagina: dal latino fibula, fermaglio, spilla che chiude] non è diffusa, a differenza dei paesi dell’ Africa e del sud-est asiatico dove ancor oggi milioni di donne subiscono questa aberrante mutilazione.
In Italia sono 40.000 le donne che subiscono questa tortura – anche se la Legge italiana lo vieta- e nessuno, purtroppo ne parla.
Tabù che solo le donne antropologhe del secolo scorso si sono pemesse di spezzare .
Non si può più tollerare il ‘Stai zitta cretina!’ … espressione assai ricorrente nei maschi e che per isomorfismo ricorda quest’atavica correlazione abberrante , già studiata a fondo dalle antropologhe , e che mette in evidenza il concetto che tutto quello che viene fatto nei confronti delle donne rappresenta anche il significato trascendente che i maschi hanno loro assegnato.
Con l’espressione ‘Stai zitta cretina!’ si può anche evocare la stessa immagine trascendente dell’ideale arcaico maschile di donna pura, chiusa, zitta appunto.
Donna che, dopo tante battaglie , in questa società, ha diritto di parola, di liberopensiero e di ideale e ha diritto sopratutto di denunciare qualsiasi violenza subisca.

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