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Commissione inchiesta su attività illecite connesse ai rifiuti

di Maria Lucia Caspani

La Commissione parlamentare sui rifiuti, riunitasi a Palazzo Marino il 21 gennaio 2013, ha dedicato alla Lombardia un’attenzione specifica, da cui è nato uno studio di particolare pregio.
Ora le dichiarazioni ufficiali del sindaco Pisapia e del presidente della Provincia di Milano Podestà.

Pisapia: “A livello locale, Milano nell’ultimo anno mezzo ha ottenuto grandi risultati superando il 36% di raccolta differenziata. Ma non basta, siamo ambiziosi e il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme ai cittadini per incrementare questa percentuale sempre di più, anche grazie alla raccolta dell’umido e al coinvolgimento diretto delle scuole. Al tema dei rifiuti – ha proseguito Pisapia – molto spesso si accosta quello sui reati ambientali di stampo mafioso. La mafia e l’ecomafia vanno combattute insieme. Ecco perché è importante che diverse Istituzioni si siano ritrovate oggi qui a Milano, in Sala Alessi cioè nel cuore della democrazia cittadina, per confrontarsi su quanto di buono è già stato fatto e quando è ancora da fare. Nell’ultimo anno è stata Expo 2015 a inaugurare una stagione di innovazione in questo campo. Dopo i ritardi degli anni scorsi i cantieri sono partiti davvero, e con i cantieri si è presentata subito la necessità di vigilare sulle infiltrazioni, in particolare per la bonifica dei terreni e il movimento terra. Il “metodo Milano” che abbiamo inaugurato nella lotta alla mafia è quello della alleanza con la città, con i cittadini, con le rappresentanze associative, con chi fa ogni giorno presidio del territorio. Noi constatiamo ogni giorno il successo di questo metodo: un metodo che da Milano deve estendersi a tutto il territorio. Il Comune – ha concluso il Sindaco – sta anche affrontando, per la prima volta, il problema dello smaltimento rifiuti nei cantieri urbani. La stessa Commissione, come documenta il rapporto, ha ascoltato l’assessore De Cesaris che ha dettagliato le problematiche in essere, le carenze normative e i tentativi di supplenza operativa che il Comune di Milano sta mettendo in campo. Oggi cerchiamo di recuperare una terzietà istituzionale per evitare nuovi scempi”.

Podestà: «Il lavoro della Polizia provinciale e la riorganizzazione del settore alla base dei risultati ottenuti dall’Amministrazione. Considero imprescindibile una rivisitazione globale delle norme legate alla tutela dell’ambiente e, in particolare, alla gestione del ciclo dei rifiuti – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, nella relazione scandita nell’ambito del convegno “La gestione dei rifiuti nella regione Lombardia” -. Tale razionalizzazione deve contemplare una rimodulazione dei ruoli degli Enti coinvolti. In tal senso, l’avvento della Città metropolitana costituirà un’opportunità per ripensare le politiche necessarie alla salvaguardia del territorio. Nel frattempo, in attesa del nuovo livello di governo, l’impegno dell’Amministrazione, alla quale sono assegnate importanti competenze, è risultato costante. Basti pensare ai “numeri” legati all’opera condotta dalla Polizia provinciale che, negli ultimi tre anni, ha ispezionato oltre 840 autotrasporti di rifiuti (137 le sanzioni amministrative) ed effettuato numerosi controlli (1.084) presso aziende o impianti. Nello stesso triennio, gli agenti hanno realizzato 7.356 interventi congiunti con forze dell’ordine o organi di vigilanza. Tali attività hanno consentito di contrastare vari illeciti, producendo oltre 210 comunicazioni di notizie di reato e l’esecuzione di 1.281 atti di indagine delegati dalle procure della Repubblica, oltre all’elevazione di 386 verbali per un importo di 2.497.853,44 euro. Mi piace, poi, sottolineare che Palazzo Isimbardi ha avviato, a partire dal 2009, una riorganizzazione del settore Rifiuti e Bonifiche nell’ottica di aumentarne la funzione di controllo e di rispondere adeguatamente alle esigenze di un’area fortemente industrializzata e in continuo mutamento. Il Milanese, almeno fino al 2015, sarà, infatti, interessato dalla realizzazione di infrastrutture del calibro di Pedemontana, Brebemi e Teem, dall’ampliamento dell’autostrada Milano-Torino, dal prolungamento linea M1 e, infine, dall’apertura della M4 e della M5. Quanto alle grandi opere, la Provincia ha, infine, siglato un accordo con Arpa Lombardia allo scopo di verificare la qualità dei materiali utilizzati».

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