La strada ‘Digital’ per medici e specialisti è ben segnata

ne parliamo con Antony Persechini marketing manager di Aptus Health -UNIVADIS

 

Pluri premiata e prima in classifica per utilizzo tra le piattaforme di informazione e aggiornamento dai medici generici e degli specialisti italiani: l’agorà virtuale che va sotto il nome di UNIVADIS.
In questo periodo di rivoluzione copernicana anche nel settore di formazione dei medici, stiamo assistendo all’uso sempre più massiccio di device per la ricerca di informazioni: tra le varie piattaforme, Univadis si distingue come portale di riferimento della salute e per disponibilità di strumenti proposti ai medici in forma gratuita.
Ho chiesto ad Antony Persechini, marketing manager di Univadis cosa pensa riguardo l’incidenza delle digital device nel settore medicina.

App e piattaforme web – dice Antony – contribuiscono all’aumento della qualità delle prestazioni sanitarie in generale in termini di facilità e rapidità di accesso alle infomazioni qualificate. Direi che al momento, gli strumenti digitali hanno un ruolo importante nella formazione continua dei professionisti del settore e danno la possibilità di comunicare direttamente con il paziente oppure scambiare informazioni con i colleghi in modo semplice, veloce e sicuro. In più – continua Antony – gli strumenti digitali sono utili al supporto decisionale e migliorano la continuità di cura e quindi sono diventati necessari nella quotidianità per assicurare un servizio di qualità. Il digital health – aggiunge ancora Antony – ha rivoluzionato la modalità di accesso alle informazioni in ambito medico-scientifico sia per il paziente che per il professionista della salute. Sono cambiati i paradigmi: Dal punto di vista dei pazienti, il medico non è più l’unico intermediario. Chiunque ha accesso a informazioni o strumenti sulla rete. I Professionisti invece hanno accesso a una gigantesca quantità di informazioni e strumenti con sempre meno tempo a disposizione. Da qui, nascono nuove problematiche: Il problema dell’affidabilità delle informazioni o degli strumenti a disposizione e la loro incidenza nel quotidiano dei professionisti medici.”
Come pensi sia vissuta questa rivoluzione da parte dei medici?
Il mondo cambia rapidamente – afferma Antony – la tecnologia evolve a ritmi vertiginosi in tutti i settori e ci ritroviamo oggi con una quantità di strumenti e informazioni disponibili ma non fruibili per mancanza di formazione e mancanza di tempo. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di andare avanti con la formazione digitale dei medici e la prima delle formazioni dovrebbe essere proprio quella relativa all’utilizzo dei questi strumenti. Il vero problema – continua Antony – è quello della difficoltà nell’utilizzo delle applicazioni e la scarsa cultura digitale e in generale le difficoltà del quotidiano legate all’uso della tecnologia. Stiamo ancora in una fase di “learning approach” ma gli strumenti digitali sempre più innovativi saranno indispensabili. Strumenti di diagnostica sicuri, di condivisione di informazioni o di ricerca di un trattamento personalizzato, personal assistant, intelligenza artificiale o assistente virtuale saranno gli strumenti di supporto del medico del futuro.”
Cosa pensi delle fake news nel mondo della salute e cosa pensi si possa fare per contrastarle?
Univadis – spiega Antony – è leader da oltre 10 anni nel settore dell’informazione e formazione dei professionisti medici e ha adottato un posizionamento molto chiaro. L’idea di base è stata quella di offrire in un ecosistema unico, una vasta gamma di strumenti e informazioni utili ai professionisti medici. Il tutto, in modo gratuito per il professinista della salute. Il comitato editoriale Univadis ha ,dall’inizio, deciso di lottare contro le fake news scrivendo articoli basandosi sulla ricerca clinica, studi clinici e riviste internazionali, motivo per il quale Univadis, dopo oltre 10 anni di leadership è tutt’ora percepito come una fonte di informazione di assoluta qualità. Il fenomeno delle fake news – continua Antony – non è nuovo e si diffonde sempre di più tramite i social network e il content sharing. Ci sono tanti esempi ,come recentemente, quello sui vaccini e la meningite. L’emergenza esiste e l’imperativo è non dimenticare che le fake news sono pericolose perché possono arrecare danni potenzialmente letali ai pazienti. La filosofia di Univadis è quella di diffondere informazioni secondo scienza e coscienza. In parole più semplici, fornire informazioni autorevoli, indipendenti e certificate. Due punti di vista per le soluzioni: la prima passiva cioè formazione per distinguere una vera e una fake news, sapere distinguere una fonte d’ informazione valida e certificata. Univadis sta per lanciare un piano di formazione gratuita per aiutare i professionisti medici a lottare contro le fake news. La seconda proattiva: Segnalare e combattere le fake news mettendo in atto delle leggi per lottare efficacemente. In questo ambito il supporto e la certificazione da parte dalle istituzioni è fondamentale per definire una strategia condivisa “anti fake news”, attivando tutti canali certificati. Un approccio del genere – conclude Antony – potrebbe essere una soluzione per contrastare la diffusione di queste notizie false in ambito medico-scientifico.”

Silvia Pogliaghi

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