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Guida in stato ebbrezza:accordo Comune-Tribunale per lavori socialmente utili‏

di Maria Lucia Caspani

Guida in stato di ebbrezza, accordo Comune-Tribunale per lavori socialmente utili‏.
24 persone inserite nei servizi sociali ed educativi. L’assessore Majorino: “Potranno risarcire la collettività in modo utile anche alla propria crescita personale”
Le persone condannate per guida in stato di ebbrezza potranno scontare la pena impegnandosi in attività socialmente utili presso i servizi sociali ed educativi del Comune di Milano. La Giunta di Palazzo Marino ha deciso di stipulare una convenzione con il Tribunale di Milano, manifestando così la propria disponibilità a far svolgere lavori di pubblica utilità nelle proprie strutture.
Il Codice della Strada prevede, infatti, che la pena detentiva e pecuniaria per la guida in stato di ebbrezza possa essere sostituita da attività non retribuite a favore della collettività, presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.
Lo schema di convenzione approvato dalla Giunta prevede la possibilità di accogliere contemporaneamente nelle strutture del Comune fino a un massimo di 24 persone: in particolare, 4 verranno assegnate all’Educazione e 20 alle Politiche sociali per l’impiego in Rsa, Centri diurni disabili, Centri di mediazione al Lavoro, strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati e nell’ambito del Piano Anticaldo. Svolgeranno mansioni di affiancamento agli operatori, accompagnamento di anziani non autosufficienti, consegna a domicilio di farmaci, pasti e spesa, supporto ad attività socio-educative e animative. Inoltre, potranno essere impegnati anche per attività amministrative, disbrigo pratiche, data entry e archiviazione.

La convenzione ha durata di due anni e si intende tacitamente rinnovata per lo stesso periodo. Verificato l’esito positivo della collaborazione, il numero delle persone da inserire nelle strutture del Comune potrà essere aumentato.

“Abbiamo dato la nostra disponibilità al Tribunale perché pensiamo che l’impiego in lavori di pubblica utilità rivesta, sia per i condannati sia per la collettività, un rilevante beneficio in termini sociali ed educativi. Il Comune avrà la possibilità di impegnare queste persone in attività a stretto contatto con le categorie più fragili. I condannati avranno l’opportunità di risarcire la società in un modo che sarà loro utile anche per la propria crescita personale”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino.
www.comune.milano.it

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