• Senza categoria
  • 0

di Maria Lucia Caspani

MARCHIO DEI PARCHI, RISORSA PER SVILUPPO SOSTENIBILE

Il marchio dei Parchi rappresenta una risorsa per le aree protette e la loro fruizione, per i loro prodotti e per le aziende che nei polmoni verdi operano. L’ha ribadito l’assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Alessandro Colucci, intervenendo al workshop di presentazione della ricerca congiunta Regione-Federparchi nazionale sul tema ‘Il Marchio del Parco’.

VALORIZZARE L’ATTIVITÀ AGRICOLA – “La scelta della Regione – ha spiegato Colucci – è quella di valorizzare l’attività agricola nel suo complesso attraverso il marchio”. La concessione del logo sarà possibile dopo la valutazione di vari aspetti come la produzione di cibo, la creazione e manutenzione di ambienti agro-naturali, l’attività socio-culturale, la conservazione-aumento della biodiversità, l’applicazione di azioni volte al risparmio idrico, l’autosufficienza energetica e altre azioni finalizzate alla sostenibilità.

AREE PROTETTE AL CENTRO DEL PRS – “Potranno fruire del marchio del Parco – ha detto l’assessore – imprese agricole, aziende trasformatrici e altri esercizi dell’agroalimentare situate nelle aree protette, che costituiscono il 25 per cento del territorio lombardo”. Il marchio sarà la dimostrazione della provenienza e della sostenibilità delle produzioni e, ha rimarcato l’assessore, dando il benvenuto alla nuova presidente regionale di Federparchi Lombardia Eleonora Frigerio, “sarà uno strumento che valorizzerà e farà conoscere di più le aree verdi del territorio e le loro produzioni, generando anche la creazione di circuiti per una maggiore diffusione sul mercato, con positive ricadute sia in termini di fruibilità del polmone verde sia per le aziende del luogo”.

MARCHIO PARCHI UTILE IN CHIAVE EXPO – “L’indagine realizzata con Federparchi – ha evidenziato Colucci – ha mostrato come lo strumento del marchio possa essere utilissimo per il coinvolgimento, la partecipazione e la promozione dello sviluppo economico sostenibile all’interno dei parchi. Opportunità di sviluppo che Regione Lombardia, con un approccio che coinvolge diverse Direzioni generali, ma anche le Camere di commercio, sta sempre più legando all’appuntamento di Expo 2015, alla promozione dell’agricoltura sostenibile e alla tutela della biodiversità”. Claudio De Paola per il Parco Ticino, Beatrice Zambiasi per il Parco Alto Garda Bresciano e Daniele Cuizzi del Sistema parchi dell’Oltrepo’ mantovano hanno raccontato le loro esperienze. Nel Parco Ticino la realtà del marchio coinvolge sempre più anche ristoranti, nell’Alto Garda sta consentendo di sviluppare sinergie tra area protetta e Gal (Gruppo di azione lovale) anche in chiave turistica e, nell’Oltrepo’ mantovano, ha portato a collaborazioni tra aree protette in grado di gettare le basi per un’interessante greenway lungo il Po, con tanto di notizie per i visitatori sui luoghi attraversati.

UNA RISPOSTA AI CITTADINI – “Attraverso lo strumento del marchio dei parchi e la nuova legge sulle aree protette di recente varo – ha concluso Colucci – Regione Lombardia crea le basi per uno sviluppo sempre più verde, sostenibile anche economicamente, e attento alla biodiversità, che coniuga la tutela ambientale con le garanzie sulla tracciabilità dei prodotti per il cittadino-consumatore e la fruizione delle nostre aree verdi, autentico tesoro della Lombardia”.

di Maria Lucia Caspani

MARCHIO DEI PARCHI, RISORSA PER SVILUPPO SOSTENIBILE

Il marchio dei Parchi rappresenta una risorsa per le aree protette e la loro fruizione, per i loro prodotti e per le aziende che nei polmoni verdi operano. L’ha ribadito l’assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Alessandro Colucci, intervenendo al workshop di presentazione della ricerca congiunta Regione-Federparchi nazionale sul tema ‘Il Marchio del Parco’.

VALORIZZARE L’ATTIVITÀ AGRICOLA – “La scelta della Regione – ha spiegato Colucci – è quella di valorizzare l’attività agricola nel suo complesso attraverso il marchio”. La concessione del logo sarà possibile dopo la valutazione di vari aspetti come la produzione di cibo, la creazione e manutenzione di ambienti agro-naturali, l’attività socio-culturale, la conservazione-aumento della biodiversità, l’applicazione di azioni volte al risparmio idrico, l’autosufficienza energetica e altre azioni finalizzate alla sostenibilità.

AREE PROTETTE AL CENTRO DEL PRS – “Potranno fruire del marchio del Parco – ha detto l’assessore – imprese agricole, aziende trasformatrici e altri esercizi dell’agroalimentare situate nelle aree protette, che costituiscono il 25 per cento del territorio lombardo”. Il marchio sarà la dimostrazione della provenienza e della sostenibilità delle produzioni e, ha rimarcato l’assessore, dando il benvenuto alla nuova presidente regionale di Federparchi Lombardia Eleonora Frigerio, “sarà uno strumento che valorizzerà e farà conoscere di più le aree verdi del territorio e le loro produzioni, generando anche la creazione di circuiti per una maggiore diffusione sul mercato, con positive ricadute sia in termini di fruibilità del polmone verde sia per le aziende del luogo”.

MARCHIO PARCHI UTILE IN CHIAVE EXPO – “L’indagine realizzata con Federparchi – ha evidenziato Colucci – ha mostrato come lo strumento del marchio possa essere utilissimo per il coinvolgimento, la partecipazione e la promozione dello sviluppo economico sostenibile all’interno dei parchi. Opportunità di sviluppo che Regione Lombardia, con un approccio che coinvolge diverse Direzioni generali, ma anche le Camere di commercio, sta sempre più legando all’appuntamento di Expo 2015, alla promozione dell’agricoltura sostenibile e alla tutela della biodiversità”. Claudio De Paola per il Parco Ticino, Beatrice Zambiasi per il Parco Alto Garda Bresciano e Daniele Cuizzi del Sistema parchi dell’Oltrepo’ mantovano hanno raccontato le loro esperienze. Nel Parco Ticino la realtà del marchio coinvolge sempre più anche ristoranti, nell’Alto Garda sta consentendo di sviluppare sinergie tra area protetta e Gal (Gruppo di azione lovale) anche in chiave turistica e, nell’Oltrepo’ mantovano, ha portato a collaborazioni tra aree protette in grado di gettare le basi per un’interessante greenway lungo il Po, con tanto di notizie per i visitatori sui luoghi attraversati.

UNA RISPOSTA AI CITTADINI – “Attraverso lo strumento del marchio dei parchi e la nuova legge sulle aree protette di recente varo – ha concluso Colucci – Regione Lombardia crea le basi per uno sviluppo sempre più verde, sostenibile anche economicamente, e attento alla biodiversità, che coniuga la tutela ambientale con le garanzie sulla tracciabilità dei prodotti per il cittadino-consumatore e la fruizione delle nostre aree verdi, autentico tesoro della Lombardia”.

di Maria Lucia Caspani

MARCHIO DEI PARCHI, RISORSA PER SVILUPPO SOSTENIBILE

Il marchio dei Parchi rappresenta una risorsa per le aree protette e la loro fruizione, per i loro prodotti e per le aziende che nei polmoni verdi operano. L’ha ribadito l’assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Alessandro Colucci, intervenendo al workshop di presentazione della ricerca congiunta Regione-Federparchi nazionale sul tema ‘Il Marchio del Parco’.

VALORIZZARE L’ATTIVITÀ AGRICOLA – “La scelta della Regione – ha spiegato Colucci – è quella di valorizzare l’attività agricola nel suo complesso attraverso il marchio”. La concessione del logo sarà possibile dopo la valutazione di vari aspetti come la produzione di cibo, la creazione e manutenzione di ambienti agro-naturali, l’attività socio-culturale, la conservazione-aumento della biodiversità, l’applicazione di azioni volte al risparmio idrico, l’autosufficienza energetica e altre azioni finalizzate alla sostenibilità.

AREE PROTETTE AL CENTRO DEL PRS – “Potranno fruire del marchio del Parco – ha detto l’assessore – imprese agricole, aziende trasformatrici e altri esercizi dell’agroalimentare situate nelle aree protette, che costituiscono il 25 per cento del territorio lombardo”. Il marchio sarà la dimostrazione della provenienza e della sostenibilità delle produzioni e, ha rimarcato l’assessore, dando il benvenuto alla nuova presidente regionale di Federparchi Lombardia Eleonora Frigerio, “sarà uno strumento che valorizzerà e farà conoscere di più le aree verdi del territorio e le loro produzioni, generando anche la creazione di circuiti per una maggiore diffusione sul mercato, con positive ricadute sia in termini di fruibilità del polmone verde sia per le aziende del luogo”.

MARCHIO PARCHI UTILE IN CHIAVE EXPO – “L’indagine realizzata con Federparchi – ha evidenziato Colucci – ha mostrato come lo strumento del marchio possa essere utilissimo per il coinvolgimento, la partecipazione e la promozione dello sviluppo economico sostenibile all’interno dei parchi. Opportunità di sviluppo che Regione Lombardia, con un approccio che coinvolge diverse Direzioni generali, ma anche le Camere di commercio, sta sempre più legando all’appuntamento di Expo 2015, alla promozione dell’agricoltura sostenibile e alla tutela della biodiversità”. Claudio De Paola per il Parco Ticino, Beatrice Zambiasi per il Parco Alto Garda Bresciano e Daniele Cuizzi del Sistema parchi dell’Oltrepo’ mantovano hanno raccontato le loro esperienze. Nel Parco Ticino la realtà del marchio coinvolge sempre più anche ristoranti, nell’Alto Garda sta consentendo di sviluppare sinergie tra area protetta e Gal (Gruppo di azione lovale) anche in chiave turistica e, nell’Oltrepo’ mantovano, ha portato a collaborazioni tra aree protette in grado di gettare le basi per un’interessante greenway lungo il Po, con tanto di notizie per i visitatori sui luoghi attraversati.

UNA RISPOSTA AI CITTADINI – “Attraverso lo strumento del marchio dei parchi e la nuova legge sulle aree protette di recente varo – ha concluso Colucci – Regione Lombardia crea le basi per uno sviluppo sempre più verde, sostenibile anche economicamente, e attento alla biodiversità, che coniuga la tutela ambientale con le garanzie sulla tracciabilità dei prodotti per il cittadino-consumatore e la fruizione delle nostre aree verdi, autentico tesoro della Lombardia”.

di Maria Lucia Caspani

MARCHIO DEI PARCHI, RISORSA PER SVILUPPO SOSTENIBILE

Il marchio dei Parchi rappresenta una risorsa per le aree protette e la loro fruizione, per i loro prodotti e per le aziende che nei polmoni verdi operano. L’ha ribadito l’assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Alessandro Colucci, intervenendo al workshop di presentazione della ricerca congiunta Regione-Federparchi nazionale sul tema ‘Il Marchio del Parco’.

VALORIZZARE L’ATTIVITÀ AGRICOLA – “La scelta della Regione – ha spiegato Colucci – è quella di valorizzare l’attività agricola nel suo complesso attraverso il marchio”. La concessione del logo sarà possibile dopo la valutazione di vari aspetti come la produzione di cibo, la creazione e manutenzione di ambienti agro-naturali, l’attività socio-culturale, la conservazione-aumento della biodiversità, l’applicazione di azioni volte al risparmio idrico, l’autosufficienza energetica e altre azioni finalizzate alla sostenibilità.

AREE PROTETTE AL CENTRO DEL PRS – “Potranno fruire del marchio del Parco – ha detto l’assessore – imprese agricole, aziende trasformatrici e altri esercizi dell’agroalimentare situate nelle aree protette, che costituiscono il 25 per cento del territorio lombardo”. Il marchio sarà la dimostrazione della provenienza e della sostenibilità delle produzioni e, ha rimarcato l’assessore, dando il benvenuto alla nuova presidente regionale di Federparchi Lombardia Eleonora Frigerio, “sarà uno strumento che valorizzerà e farà conoscere di più le aree verdi del territorio e le loro produzioni, generando anche la creazione di circuiti per una maggiore diffusione sul mercato, con positive ricadute sia in termini di fruibilità del polmone verde sia per le aziende del luogo”.

MARCHIO PARCHI UTILE IN CHIAVE EXPO – “L’indagine realizzata con Federparchi – ha evidenziato Colucci – ha mostrato come lo strumento del marchio possa essere utilissimo per il coinvolgimento, la partecipazione e la promozione dello sviluppo economico sostenibile all’interno dei parchi. Opportunità di sviluppo che Regione Lombardia, con un approccio che coinvolge diverse Direzioni generali, ma anche le Camere di commercio, sta sempre più legando all’appuntamento di Expo 2015, alla promozione dell’agricoltura sostenibile e alla tutela della biodiversità”. Claudio De Paola per il Parco Ticino, Beatrice Zambiasi per il Parco Alto Garda Bresciano e Daniele Cuizzi del Sistema parchi dell’Oltrepo’ mantovano hanno raccontato le loro esperienze. Nel Parco Ticino la realtà del marchio coinvolge sempre più anche ristoranti, nell’Alto Garda sta consentendo di sviluppare sinergie tra area protetta e Gal (Gruppo di azione lovale) anche in chiave turistica e, nell’Oltrepo’ mantovano, ha portato a collaborazioni tra aree protette in grado di gettare le basi per un’interessante greenway lungo il Po, con tanto di notizie per i visitatori sui luoghi attraversati.

UNA RISPOSTA AI CITTADINI – “Attraverso lo strumento del marchio dei parchi e la nuova legge sulle aree protette di recente varo – ha concluso Colucci – Regione Lombardia crea le basi per uno sviluppo sempre più verde, sostenibile anche economicamente, e attento alla biodiversità, che coniuga la tutela ambientale con le garanzie sulla tracciabilità dei prodotti per il cittadino-consumatore e la fruizione delle nostre aree verdi, autentico tesoro della Lombardia”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento