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KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

di Maria Lucia Caspani

KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

‘Cittadini in Gioco’ è un kit che ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini adulti stranieri attraverso modalità ludiche e con skill di apprendimento collettivo su valori, leggi e pratiche di cittadinanza attiva e del “vivere in Italia”.

Il programma didattico è stato realizzato in 600 copie e distribuito ai docenti dei corsi d’italiano, alle associazioni ed enti che si occupano di integrazione e orientamento al lavoro.

Durante la presentazione ufficiale sono intervenuti Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia, Giulio Boscagli, assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Vincenzo Cesareo, segretario generale della Fondazione ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità) e Patrizia Zerbi, direttore editoriale di Carthusia.

Il progetto ‘Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza’ è stato avviato nel giugno 2011 per promuovere la formazione linguistica dei migranti e delineare un quadro di riferimento per Comuni, Province, scuole, associazioni e istituti di formazione professionale.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Anci Lombardia, Ufficio scolastico regionale, Fondazione Ismu, Galdus, Caritas e Enaip, si è classificata al primo posto tra i progetti italiani presentati in Europa e ha ottenuto un finanziamento di oltre 822.000 euro”.

Le linee d’azione sono suddivise in cinque punti:

1 – Azione di sistema: implementazione delle reti. Sono state attivate 12 équipe territoriali a livello provinciale con la presenza dei referenti locali per ciascun partner, dei rappresentanti degli Uffici scolastici territoriali, degli Osservatori provinciali sull’immigrazione, delle Prefetture e dell’Anci. Queste équipe sono seguite da tutor che fanno riferimento direttamente alla Cabina di regia del progetto;

2 – Corsi di italiano L2 su tutto il territorio lombardo;

3 – Formazione e qualificazione dei docenti di italiano L2 della Regione Lombardia;

4 – Produzione di materiali didattici, in particolare: un vademecum informativo sul test di lingua di livello A2; un eserciziario contenente 20 schede di simulazione del test di italiano; un kit gioco per l’insegnamento dell’educazione civica, contenente un repertorio di domande da utilizzare per la verifica delle competenze minime di educazione alla cittadinanza;

5 – Informazione e coinvolgimento delle comunità immigrate. Sono stati organizzati, in tutte le province lombarde, 24 seminari di informazione sulla nuova normativa e di promozione sulle opportunità formative del progetto dedicati alle associazioni di stranieri.

“In questi cinque anni – ha spiegato l’assessore Boscagli – sono state realizzate in Lombardia le sperimentazioni ‘Certifica il tuo italiano’ e il progetto ‘Vivere in Italia’, cioè 1.191 corsi di Italiano L2 per adulti che hanno coinvolto 19.935 utenti stranieri. I corsi sono suddivisi in diversi livelli specifici per varie utenze. Un risultato importante, se si considera che oltre il 70 per cento dei partecipanti ha conseguito la certificazione linguistica secondo gli standard del Quadro Europeo Comune delle Lingue”.

Il presidente Formigoni ha concluso “da dodici anni ci siamo dotati di uno specifico Osservatorio regionale, che cerca di fornire strumenti e conoscenze per governare e gestire il fenomeno immigratorio. Il Rapporto presentato quest’anno dice che la Lombardia ospita un quarto degli stranieri in Italia, circa 1 milione e 300.000. E’ stato registrato un forte calo di irregolari, il che permette di parlare di un’immigrazione matura”.

KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

di Maria Lucia Caspani

KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

‘Cittadini in Gioco’ è un kit che ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini adulti stranieri attraverso modalità ludiche e con skill di apprendimento collettivo su valori, leggi e pratiche di cittadinanza attiva e del “vivere in Italia”.

Il programma didattico è stato realizzato in 600 copie e distribuito ai docenti dei corsi d’italiano, alle associazioni ed enti che si occupano di integrazione e orientamento al lavoro.

Durante la presentazione ufficiale sono intervenuti Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia, Giulio Boscagli, assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Vincenzo Cesareo, segretario generale della Fondazione ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità) e Patrizia Zerbi, direttore editoriale di Carthusia.

Il progetto ‘Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza’ è stato avviato nel giugno 2011 per promuovere la formazione linguistica dei migranti e delineare un quadro di riferimento per Comuni, Province, scuole, associazioni e istituti di formazione professionale.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Anci Lombardia, Ufficio scolastico regionale, Fondazione Ismu, Galdus, Caritas e Enaip, si è classificata al primo posto tra i progetti italiani presentati in Europa e ha ottenuto un finanziamento di oltre 822.000 euro”.

Le linee d’azione sono suddivise in cinque punti:

1 – Azione di sistema: implementazione delle reti. Sono state attivate 12 équipe territoriali a livello provinciale con la presenza dei referenti locali per ciascun partner, dei rappresentanti degli Uffici scolastici territoriali, degli Osservatori provinciali sull’immigrazione, delle Prefetture e dell’Anci. Queste équipe sono seguite da tutor che fanno riferimento direttamente alla Cabina di regia del progetto;

2 – Corsi di italiano L2 su tutto il territorio lombardo;

3 – Formazione e qualificazione dei docenti di italiano L2 della Regione Lombardia;

4 – Produzione di materiali didattici, in particolare: un vademecum informativo sul test di lingua di livello A2; un eserciziario contenente 20 schede di simulazione del test di italiano; un kit gioco per l’insegnamento dell’educazione civica, contenente un repertorio di domande da utilizzare per la verifica delle competenze minime di educazione alla cittadinanza;

5 – Informazione e coinvolgimento delle comunità immigrate. Sono stati organizzati, in tutte le province lombarde, 24 seminari di informazione sulla nuova normativa e di promozione sulle opportunità formative del progetto dedicati alle associazioni di stranieri.

“In questi cinque anni – ha spiegato l’assessore Boscagli – sono state realizzate in Lombardia le sperimentazioni ‘Certifica il tuo italiano’ e il progetto ‘Vivere in Italia’, cioè 1.191 corsi di Italiano L2 per adulti che hanno coinvolto 19.935 utenti stranieri. I corsi sono suddivisi in diversi livelli specifici per varie utenze. Un risultato importante, se si considera che oltre il 70 per cento dei partecipanti ha conseguito la certificazione linguistica secondo gli standard del Quadro Europeo Comune delle Lingue”.

Il presidente Formigoni ha concluso “da dodici anni ci siamo dotati di uno specifico Osservatorio regionale, che cerca di fornire strumenti e conoscenze per governare e gestire il fenomeno immigratorio. Il Rapporto presentato quest’anno dice che la Lombardia ospita un quarto degli stranieri in Italia, circa 1 milione e 300.000. E’ stato registrato un forte calo di irregolari, il che permette di parlare di un’immigrazione matura”.

KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

di Maria Lucia Caspani

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‘Cittadini in Gioco’ è un kit che ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini adulti stranieri attraverso modalità ludiche e con skill di apprendimento collettivo su valori, leggi e pratiche di cittadinanza attiva e del “vivere in Italia”.

Il programma didattico è stato realizzato in 600 copie e distribuito ai docenti dei corsi d’italiano, alle associazioni ed enti che si occupano di integrazione e orientamento al lavoro.

Durante la presentazione ufficiale sono intervenuti Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia, Giulio Boscagli, assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Vincenzo Cesareo, segretario generale della Fondazione ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità) e Patrizia Zerbi, direttore editoriale di Carthusia.

Il progetto ‘Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza’ è stato avviato nel giugno 2011 per promuovere la formazione linguistica dei migranti e delineare un quadro di riferimento per Comuni, Province, scuole, associazioni e istituti di formazione professionale.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Anci Lombardia, Ufficio scolastico regionale, Fondazione Ismu, Galdus, Caritas e Enaip, si è classificata al primo posto tra i progetti italiani presentati in Europa e ha ottenuto un finanziamento di oltre 822.000 euro”.

Le linee d’azione sono suddivise in cinque punti:

1 – Azione di sistema: implementazione delle reti. Sono state attivate 12 équipe territoriali a livello provinciale con la presenza dei referenti locali per ciascun partner, dei rappresentanti degli Uffici scolastici territoriali, degli Osservatori provinciali sull’immigrazione, delle Prefetture e dell’Anci. Queste équipe sono seguite da tutor che fanno riferimento direttamente alla Cabina di regia del progetto;

2 – Corsi di italiano L2 su tutto il territorio lombardo;

3 – Formazione e qualificazione dei docenti di italiano L2 della Regione Lombardia;

4 – Produzione di materiali didattici, in particolare: un vademecum informativo sul test di lingua di livello A2; un eserciziario contenente 20 schede di simulazione del test di italiano; un kit gioco per l’insegnamento dell’educazione civica, contenente un repertorio di domande da utilizzare per la verifica delle competenze minime di educazione alla cittadinanza;

5 – Informazione e coinvolgimento delle comunità immigrate. Sono stati organizzati, in tutte le province lombarde, 24 seminari di informazione sulla nuova normativa e di promozione sulle opportunità formative del progetto dedicati alle associazioni di stranieri.

“In questi cinque anni – ha spiegato l’assessore Boscagli – sono state realizzate in Lombardia le sperimentazioni ‘Certifica il tuo italiano’ e il progetto ‘Vivere in Italia’, cioè 1.191 corsi di Italiano L2 per adulti che hanno coinvolto 19.935 utenti stranieri. I corsi sono suddivisi in diversi livelli specifici per varie utenze. Un risultato importante, se si considera che oltre il 70 per cento dei partecipanti ha conseguito la certificazione linguistica secondo gli standard del Quadro Europeo Comune delle Lingue”.

Il presidente Formigoni ha concluso “da dodici anni ci siamo dotati di uno specifico Osservatorio regionale, che cerca di fornire strumenti e conoscenze per governare e gestire il fenomeno immigratorio. Il Rapporto presentato quest’anno dice che la Lombardia ospita un quarto degli stranieri in Italia, circa 1 milione e 300.000. E’ stato registrato un forte calo di irregolari, il che permette di parlare di un’immigrazione matura”.

KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

di Maria Lucia Caspani

KIT PROGETTO “VIVERE IN ITALIA”

‘Cittadini in Gioco’ è un kit che ha lo scopo di favorire l’integrazione dei cittadini adulti stranieri attraverso modalità ludiche e con skill di apprendimento collettivo su valori, leggi e pratiche di cittadinanza attiva e del “vivere in Italia”.

Il programma didattico è stato realizzato in 600 copie e distribuito ai docenti dei corsi d’italiano, alle associazioni ed enti che si occupano di integrazione e orientamento al lavoro.

Durante la presentazione ufficiale sono intervenuti Roberto Formigoni, presidente di Regione Lombardia, Giulio Boscagli, assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale, Vincenzo Cesareo, segretario generale della Fondazione ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità) e Patrizia Zerbi, direttore editoriale di Carthusia.

Il progetto ‘Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza’ è stato avviato nel giugno 2011 per promuovere la formazione linguistica dei migranti e delineare un quadro di riferimento per Comuni, Province, scuole, associazioni e istituti di formazione professionale.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Anci Lombardia, Ufficio scolastico regionale, Fondazione Ismu, Galdus, Caritas e Enaip, si è classificata al primo posto tra i progetti italiani presentati in Europa e ha ottenuto un finanziamento di oltre 822.000 euro”.

Le linee d’azione sono suddivise in cinque punti:

1 – Azione di sistema: implementazione delle reti. Sono state attivate 12 équipe territoriali a livello provinciale con la presenza dei referenti locali per ciascun partner, dei rappresentanti degli Uffici scolastici territoriali, degli Osservatori provinciali sull’immigrazione, delle Prefetture e dell’Anci. Queste équipe sono seguite da tutor che fanno riferimento direttamente alla Cabina di regia del progetto;

2 – Corsi di italiano L2 su tutto il territorio lombardo;

3 – Formazione e qualificazione dei docenti di italiano L2 della Regione Lombardia;

4 – Produzione di materiali didattici, in particolare: un vademecum informativo sul test di lingua di livello A2; un eserciziario contenente 20 schede di simulazione del test di italiano; un kit gioco per l’insegnamento dell’educazione civica, contenente un repertorio di domande da utilizzare per la verifica delle competenze minime di educazione alla cittadinanza;

5 – Informazione e coinvolgimento delle comunità immigrate. Sono stati organizzati, in tutte le province lombarde, 24 seminari di informazione sulla nuova normativa e di promozione sulle opportunità formative del progetto dedicati alle associazioni di stranieri.

“In questi cinque anni – ha spiegato l’assessore Boscagli – sono state realizzate in Lombardia le sperimentazioni ‘Certifica il tuo italiano’ e il progetto ‘Vivere in Italia’, cioè 1.191 corsi di Italiano L2 per adulti che hanno coinvolto 19.935 utenti stranieri. I corsi sono suddivisi in diversi livelli specifici per varie utenze. Un risultato importante, se si considera che oltre il 70 per cento dei partecipanti ha conseguito la certificazione linguistica secondo gli standard del Quadro Europeo Comune delle Lingue”.

Il presidente Formigoni ha concluso “da dodici anni ci siamo dotati di uno specifico Osservatorio regionale, che cerca di fornire strumenti e conoscenze per governare e gestire il fenomeno immigratorio. Il Rapporto presentato quest’anno dice che la Lombardia ospita un quarto degli stranieri in Italia, circa 1 milione e 300.000. E’ stato registrato un forte calo di irregolari, il che permette di parlare di un’immigrazione matura”.

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