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di Maria Lucia Caspani

GRAN GUSTO CON CIBUS, DAL 7 MAGGIO A PARMA

Studenti universitari, scolaresche in gruppo e operatori di settore da tutto il mondo sono i protagonisti di Cibus 2012, Salone internazionale dell’Alimentare Italiano che, dal 7 al 10 maggio 2012, festeggia a Parma la sedicesima edizione.

Una kermesse di gran gusto con a corollario il “Fuori Salone, CibusinCittà”, un fiorire di degustazioni, convegni e seminari sulla corretta alimentazione e nutrizione salutare, lezioni volanti, Dinner Expo ed eventi interattivi, attività ludiche e culturali per le vie della piacevole città emiliana.

In più, allo stadio Tardini, un originale triangolare di calcio con personaggi dello spettacolo e delle squadre dell’Industria Alimentare e della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).

Il presidente di Fiere di Parma, Franco Boni, punta subito l’obiettivo principale: “considerato il generalizzato calo nazionale dei consumi, ci orientiamo verso la conquista dei mercati esteri emergenti con l’offerta di 2300 aziende espositrici. Il made in Italy, forte in Germania, Stati Uniti e Giappone, si sta affermando nei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Infatti in Brasile proliferano i ristoranti italiani, cinesi e russi hanno scoperto vini piemontesi e toscani e il Parmigiano Reggiano mentre gli indiani consumano olio, pasta e formaggi tipici delle nostre regioni”.

Più diretto il presidente di Federalimentare, l’associazione di imprenditori del food in Italia: “occupiamo 410 mila lavoratori nelle nostre 6500 piccole e medie imprese; il fatturato di 130 miliardi di euro rappresenta l’8,1% del Pil. Chiediamo al Governo più attenzione e di riconsiderare gli aumento di tasse e Iva che deprimono solo i consumi. Speriamo nell’estero per il rilancio.

www.cibus.it

di Maria Lucia Caspani

GRAN GUSTO CON CIBUS, DAL 7 MAGGIO A PARMA

Studenti universitari, scolaresche in gruppo e operatori di settore da tutto il mondo sono i protagonisti di Cibus 2012, Salone internazionale dell’Alimentare Italiano che, dal 7 al 10 maggio 2012, festeggia a Parma la sedicesima edizione.

Una kermesse di gran gusto con a corollario il “Fuori Salone, CibusinCittà”, un fiorire di degustazioni, convegni e seminari sulla corretta alimentazione e nutrizione salutare, lezioni volanti, Dinner Expo ed eventi interattivi, attività ludiche e culturali per le vie della piacevole città emiliana.

In più, allo stadio Tardini, un originale triangolare di calcio con personaggi dello spettacolo e delle squadre dell’Industria Alimentare e della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).

Il presidente di Fiere di Parma, Franco Boni, punta subito l’obiettivo principale: “considerato il generalizzato calo nazionale dei consumi, ci orientiamo verso la conquista dei mercati esteri emergenti con l’offerta di 2300 aziende espositrici. Il made in Italy, forte in Germania, Stati Uniti e Giappone, si sta affermando nei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Infatti in Brasile proliferano i ristoranti italiani, cinesi e russi hanno scoperto vini piemontesi e toscani e il Parmigiano Reggiano mentre gli indiani consumano olio, pasta e formaggi tipici delle nostre regioni”.

Più diretto il presidente di Federalimentare, l’associazione di imprenditori del food in Italia: “occupiamo 410 mila lavoratori nelle nostre 6500 piccole e medie imprese; il fatturato di 130 miliardi di euro rappresenta l’8,1% del Pil. Chiediamo al Governo più attenzione e di riconsiderare gli aumento di tasse e Iva che deprimono solo i consumi. Speriamo nell’estero per il rilancio.

www.cibus.it

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Studenti universitari, scolaresche in gruppo e operatori di settore da tutto il mondo sono i protagonisti di Cibus 2012, Salone internazionale dell’Alimentare Italiano che, dal 7 al 10 maggio 2012, festeggia a Parma la sedicesima edizione.

Una kermesse di gran gusto con a corollario il “Fuori Salone, CibusinCittà”, un fiorire di degustazioni, convegni e seminari sulla corretta alimentazione e nutrizione salutare, lezioni volanti, Dinner Expo ed eventi interattivi, attività ludiche e culturali per le vie della piacevole città emiliana.

In più, allo stadio Tardini, un originale triangolare di calcio con personaggi dello spettacolo e delle squadre dell’Industria Alimentare e della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).

Il presidente di Fiere di Parma, Franco Boni, punta subito l’obiettivo principale: “considerato il generalizzato calo nazionale dei consumi, ci orientiamo verso la conquista dei mercati esteri emergenti con l’offerta di 2300 aziende espositrici. Il made in Italy, forte in Germania, Stati Uniti e Giappone, si sta affermando nei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Infatti in Brasile proliferano i ristoranti italiani, cinesi e russi hanno scoperto vini piemontesi e toscani e il Parmigiano Reggiano mentre gli indiani consumano olio, pasta e formaggi tipici delle nostre regioni”.

Più diretto il presidente di Federalimentare, l’associazione di imprenditori del food in Italia: “occupiamo 410 mila lavoratori nelle nostre 6500 piccole e medie imprese; il fatturato di 130 miliardi di euro rappresenta l’8,1% del Pil. Chiediamo al Governo più attenzione e di riconsiderare gli aumento di tasse e Iva che deprimono solo i consumi. Speriamo nell’estero per il rilancio.

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Studenti universitari, scolaresche in gruppo e operatori di settore da tutto il mondo sono i protagonisti di Cibus 2012, Salone internazionale dell’Alimentare Italiano che, dal 7 al 10 maggio 2012, festeggia a Parma la sedicesima edizione.

Una kermesse di gran gusto con a corollario il “Fuori Salone, CibusinCittà”, un fiorire di degustazioni, convegni e seminari sulla corretta alimentazione e nutrizione salutare, lezioni volanti, Dinner Expo ed eventi interattivi, attività ludiche e culturali per le vie della piacevole città emiliana.

In più, allo stadio Tardini, un originale triangolare di calcio con personaggi dello spettacolo e delle squadre dell’Industria Alimentare e della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).

Il presidente di Fiere di Parma, Franco Boni, punta subito l’obiettivo principale: “considerato il generalizzato calo nazionale dei consumi, ci orientiamo verso la conquista dei mercati esteri emergenti con l’offerta di 2300 aziende espositrici. Il made in Italy, forte in Germania, Stati Uniti e Giappone, si sta affermando nei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Infatti in Brasile proliferano i ristoranti italiani, cinesi e russi hanno scoperto vini piemontesi e toscani e il Parmigiano Reggiano mentre gli indiani consumano olio, pasta e formaggi tipici delle nostre regioni”.

Più diretto il presidente di Federalimentare, l’associazione di imprenditori del food in Italia: “occupiamo 410 mila lavoratori nelle nostre 6500 piccole e medie imprese; il fatturato di 130 miliardi di euro rappresenta l’8,1% del Pil. Chiediamo al Governo più attenzione e di riconsiderare gli aumento di tasse e Iva che deprimono solo i consumi. Speriamo nell’estero per il rilancio.

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