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“DITE NO ALL’ALCOL PER RIMANERE SEMPRE GIOVANI!”

di Maria Lucia Caspani

L’Istituto “Lagrange” di Milano ha ospitato la sedicesima tappa della campagna AIOM “Non fare autogol”. EZEQUIEL SCHELOTTO: “DITE NO ALL’ALCOL PER RIMANERE SEMPRE GIOVANI!” GLI ONCOLOGI E I CALCIATORI VANNO IN CLASSE A INSEGNARE LA PREVENZIONE
Allarme alcol tra i 15enni della Lombardia: il 44% dei maschi e il 30% delle ragazze lo consuma regolarmente. Il calciatore nerazzurro spiega come le regole dello sport valgano anche per battere i tumori. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. Sul sito del progetto grande successo per il “Quiz della Salute”
“Un’adolescenza senza alcol? Si può! Ragazzi, non fate l’errore di pensare che per divertirvi dobbiate per forza di cose bere e ubriacarvi. L’alcol non serve a nulla ed è un grande nemico della vostra salute, perché fa invecchiare prima sia il vostro organismo sia il vostro cervello!”. Ecco i consigli di Ezequiel Schelotto agli oltre 200 studenti dell’Istituto “Lagrange” di Milano. Il neo centrocampista dell’Inter ha vestito i panni del “professore per un giorno” in occasione della sedicesima tappa del progetto educazionale “Non fare autogol”. Dopo il successo delle prime due edizioni, prosegue la campagna ideata e promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare ai giovani come tenersi alla larga dai tumori. “La prevenzione del cancro passa sempre di più dagli adolescenti – ha affermato il prof. Giordano Beretta, Coordinatore Regionale AIOM per la Lombardia –: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. L’alcol è uno dei fattori di rischio più gravi e diffusi, anche nella nostra Regione: il 44% dei maschi e il 30% delle femmine tra i 15enni lombardi dichiarano di bere alcolici almeno una volta alla settimana. Valori superiori se confrontati con la media nazionale (41% dei maschi e 24% delle ragazze). Sono dati preoccupanti, perché a quest’età l’organismo non è in grado di ‘digerire’ grandi quantità di alcol e ne bastano 50 grammi al giorno per aumentare di tre volte il rischio di tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago. Sensibilizzare e informare i teenagers su questi aspetti ha quindi un ruolo fondamentale”. Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). “I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – ha continuato il prof. Beretta –, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”. Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un “Tour della prevenzione” in 16 città, con i più importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Diamanti a Destro, da Legrottaglie a Pasqual, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a iniziative così importanti – ha dichiarato Schelotto –, perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi. E cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. Secondo le stime relative al 2010, l’incidenza di tutti i tumori in Lombardia è stata di 47.148 casi (in aumento rispetto ai 47.006 del 2009), con 21.879 decessi (in calo rispetto ai 22.116 del 2009), mentre le persone viventi colpite in passato da una neoplasia erano 383.598 (in aumento rispetto al dato di 373.978 registrato nel 2009).

“La nostra azienda è orgogliosa di scendere in campo al fianco degli oncologi –ha affermato Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb, che con educational grant rende possibile la terza edizione del progetto –: il nostro obiettivo è veicolare un messaggio così importante e delicato affidandoci a testimonial prestigiosi e di grande impatto come i calciatori di Serie A. Siamo sicuri che i nostri giovani sapranno trarre preziosi insegnamenti dal confronto con i loro campioni del cuore”. Il progetto Non fare autogol può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.facebook.com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono partecipare al “Quiz della salute”: 15 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi che avranno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che ritira un premio direttamente dalle mani del campione di serie A. Sempre dal sito è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto, che viene distribuito ai ragazzi che partecipano agli incontri con gli oncologi e i calciatori. La terza edizione, inoltre, può contare su un media partner di primo livello: AIOM ha stipulato un accordo con Rai Sport, per cui tutti gli incontri vengono trasmessi in diretta sul canale 57 del digitale terrestre e online in streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Nelle prime due edizioni sono stati raggiunti migliaia di studenti grazie al contributo di campioni come Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM. “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – ha concluso Giordano Beretta -, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie ma anche alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica, come il nostro progetto Non fare autogol”.

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